Lavoro, puoi ottenere più contributi e andare in pensione prima in questi casi: nessuno lo sa ma è così

Riscatto previdenziale
I soldi della pensione – finanzarapisarda.com

Esiste una possibilità prevista dalla legge che consente di poter incrementare la propria situazione contributiva. Vediamo di cosa si tratta.

Da diversi anni a questa parte, lo si sa, il lavoro è sempre più precario. In molti lavorano da tempo, ma purtroppo con lunghi periodi di interruzione i quali, ovviamente, pregiudicano pesantemente sia il momento della quiescenza sia l’importo dell’assegno previdenziale.

Non è più l’era del “posto fisso“, quello con il quale venivi traghettato direttamente sino alla vecchiaia, che ti garantiva sia la continuità dei versamenti sia la certezza che dopo tot anni saresti uscito dal mondo del lavoro.

Oggi, con la precarietà e la flessibilità strutturali, è assai difficile avere venti anni di contribuzione piena ed ininterrotta. Molto più probabile è – al contrario – aver maturato un numero di anni contributivi inferiore. Ma è possibile rimediare a questi “buchi” nei versamenti previdenziali? Un modo c’è, ma va ponderato bene, poiché si tratta di una soluzione piuttosto onerosa.

In molti avranno certamente sentito parlare del riscatto degli anni di laurea. Si tratta, com’è noto, della possibilità che l’INPS fornisce di considerare gli anni di durata del corso di laurea come validi da un punto di vista contributivo. Pagando cifre a volte anche molto elevate, è possibile così recuperare almeno altri 4/5 anni di contribuzione.

Il riscatto degli anni di lavoro all’estero

Ma la modalità del riscatto non vale solamente per gli anni in cui si è studiato. E’ possibile infatti usufruire dello stesso servizio previsto per gli anni di laurea anche per gli anni nei quali si è lavorato fuori dal nostro paese.

Tale facoltà è concessa a tutti coloro che – cittadini italiani al momento della richiesta di riscatto – abbiano lavorato negli anni precedenti come subordinati in paesi non coperti da assicurazione sociale riconosciuta dallo Stato italiano.

Riscatto anni di lavoro estero
Lavoratrice straniera – finanzarapisarda.com

Come funziona il riscatto per il lavoro estero?

Si tratta ovviamente di una opportunità molto importante, soprattutto per quegli stranieri – oggi cittadini italiani – che provengono da paesi lontani, nei quali hanno magari già vissuto buona parte della loro vita lavorativa. Per poter richiedere il riscatto è però necessario provare l’esistenza e la durata del rapporto di lavoro.

L’esistenza può essere dimostrata tramite documentazione dell’epoca (buste paga, lettere di assunzione, ecc.), opportunamente tradotta in italiano. La durata, la retribuzione e la qualifica, possono invece essere provate anche in altri modi, addirittura persino oralmente. La domanda di riscatto deve essere presentata direttamente all’INPS.