Tasse sugli investimenti, occhio a questa novità: può farti perdere una barca di soldi e non lo sai ancora
Anche gli investimenti possono essere tassati: ecco cosa sapere sulla riforma della tassazione dei redditi finanziari.
A partire dalla delega fiscale che è stata pubblicata nella Gazzetta Ufficiale il 14 agosto cambiano le cose per la tassazione degli investimenti.
Sono due i fondamenti della nuova legge: il criterio di cassa e l’applicazione dell’imposta sostitutiva sul risultato complessivo netto dei redditi finanziari.
Questo rappresenta il totale che si ottiene sommando interessi, dividendi e tutti gli altri proventi che costituiscono redditi di capitale.
A queste voci vanno aggiunte anche tutte le plusvalenze, le minusvalenze e i differenziali che compongono i redditi diversi di natura finanziaria.
Criterio di cassa: come funziona e su quali elementi si basa questo pilastro della delega fiscale
Per esaminare le conseguenze della nuova delega fiscale partiamo dalla spiegazione che riguarda il “criterio di cassa”: con questo termine si indica l’abrogazione dell’opzione per il regime che viene chiamato “a risparmio gestito”. Questa modalità si basa sul criterio della maturazione: vengono considerati, in questo caso, i redditi e le perdite che non sono ancora realizzati.
Nella delega viene menzionata anche la cosiddetta “armonizzazione della disciplina”. Questo pilastro fondamentale della riforma fiscale può essere interpretata in modo univoco: il legislatore cercherà di evitare che situazioni fiscali simili possano essere trattate in modo diverso. Quando verrà attuata questa armonizzazione? Nel momento in cui saranno riconosciute le eventuali perdite che derivano dalle liquidazioni delle società e da ogni rapporto che riguarda l’impiego del capitale.
Cosa prevede la nuova delega fiscale in merito alla tassazione degli investimenti
I bene informati circa la nuova delega fiscale prevedono che all’interno della modalità che riguarda l’armonizzazione della disciplina possa essere disposto per legge che il costo che viene addebitato da parte del Fisco non sia solo quello dovuto ad acquisti a titolo oneroso o da sottoscrizioni, ma anche quello derivante dalla denuncia di successione.
La stessa delega presuppone anche altro: ci sarà la cancellazione dell’elemento discriminante dei contratti che producono redditi di capitale. Per questo genere di contratti al momento non è ammessa la deducibilità delle perdite realizzate in sede di rimborso o cessione. Tante le novità in arrivo per chi decide di far fruttare la propria rendita attraverso gli investimenti finanziari: non solo guadagni, dunque, ma anche tasse. Oltre al mettere in conto il naturale rischio connesso agli investimenti bisogna, quindi, anche considerare l’ipotesi di dover sborsare del denaro che esige il Fisco sulle nostre operazioni finanziarie: a breve, infatti, la delega fiscale diventerà legge.