Bonus mamme, se hai questo requisito ne hai diritto anche tu ma ancora non lo sai: controlla subito
I Comuni hanno la possibilità di erogare un sussidio per le mamme: ecco i requisiti per chiederlo al proprio Comune di appartenenza.
Per le mamme disoccupate è previsto un sostegno economico da ricevere mensilmente: è possibile controllare qui se si possiedono i requisiti e conoscere le modalità di presentazione della domanda.
Il Bonus mamme disoccupate consiste nell’Assegno di maternità da parte dei Comuni che viene pagato dall’Inps: si tratta di una misura economica che favorisce la genitorialità.
L’assegno mensile è pensato per le mamme che non sanno come gestire economicamente i primi mesi di maternità perché si trovano senza lavoro.
Come per tutti i tipi di bonus a cui è possibile accedere sono necessari alcuni requisiti da rispettare e una procedura da seguire per inoltrare la richiesta.
Assegno di maternità dei Comuni: a quanto ammonta e a chi spetta
L’Assegno di maternità dei Comuni viene erogato nel 2023 proprio attraverso gli enti locali. Ci sono circa 383,46 euro al mese per un totale di 5 mesi che è possibile ottenere come sostegno alle famiglie nei primi mesi dopo la nascita dei bambini. Per le mamme che hanno un’occupazione il sussidio è garantito dall’assegno che viene erogato attraverso il datore di lavoro, ma per le mamme disoccupate il discorso si complica.
Queste ultime possono quindi fare domanda per ottenere il beneficio finanziario mostrando di possedere i requisiti specifici che riguardano sia la residenza che il reddito. Il bonus per le mamme disoccupate viene concesso esclusivamente alle famiglie che presentano un indicatore della Situazione Economica Equivalente, ISEE, inferiore a 19.185,13 €. Di anno in anno la somma da erogare in totale cambia in base ai valori dell’Istat: per quest’anno ammonta a 1.917,30 €.
Bonus maternità comunale: come richiederlo e i limiti a cui prestare attenzione
Questa somma mensile pensata come sussidio va in conflitto con qualsiasi altro tipo di sussidio economico di maternità. L’assegno è destinato solo alle mamme residenti in Italia o in Europa o che possiedono un permesso di soggiorno. L’assegno è pensato anche per i padri, ma solo nel caso di decesso della mamma o nel caso si sia verificato un abbandono di minore.
La mamma che richiede questo sussidio non deve beneficiare di altri assegni di maternità erogati dall’INPS, come stabilito dalla legge 488 del 23 dicembre 1999. L’assegno non è cumulabile con altre forme di previdenza come assicurazioni in seguito a disoccupazione o malattia o pensione. I Comuni possono stabilire solo una quota differenziale: questo lo stabilisce il comma 6 dell’art. 74 del decreto legislativo n. 151 del 26 marzo 2001, ma solo nel caso in cui l’assegno di maternità percepito sia inferiore a quello erogato dai Comuni di appartenenza.