Donazione, altro che misura gratuita: ci sono tasse molto ingenti da pagare | Cosa devi sapere

La donazione di un bene immobiliare è sempre conveniente: ecco la verità su questo atto e sulle tassazioni a cui è sottoposto.

Non tutti sanno che il beneficiario di una donazione è tenuti al pagamento di un’imposta: l’atto di donazione di un bene mobile o immobile non è esente da tasse.

A seconda del tipo di rapporto che esiste tra tutti i soggetti coinvolti nel contratto di donazione sono previste delle aliquote diverse ed eventuali franchigie.

Le donazioni diventano quindi tassabili per la parte che eccede il loro valore: per questo motivo l’atto di donazione deve essere stilato da un notaio, deve essere registrato e devono essere versate le relative imposte.

Esistono delle aliquote e franchigie specifiche nel caso della donazione, ma anche delle eccezioni cioè dei casi in cui l’imposta non deve essere corrisposta.

Tasse sulle donazioni: in quali case non sono applicabili e a quanto ammontano

Le donazioni in favore di alcuni soggetti sono escluse dall’applicazione dell’imposta, come stabilito dall’articolo 3, comma 1 del TUS. Si tratta dei trasferimenti destinati a: Stato, Regioni, Province e Comuni, Enti pubblici, fondazioni o associazioni legalmente riconosciute che abbiano come scopo esclusivo assistenza, studio, ricerca scientifica, altre finalità di pubblica utilità, donazioni in favore di Onlus e fondazioni bancarie.

Le aliquote e le franchigie applicate sulla donazione dipendono dal rapporto di parentela che esiste tra beneficiario e donante. Viene applicata un’aliquota del 4% per il coniuge e i parenti in linea retta, nel caso in cui il valore ecceda un milione di euro, per ciascun beneficiario. L’aliquota del 6% è applicata per fratelli e sorelle per ciascun beneficiario, su un valore che eccede 100mila euro. C’è una percentuale del 6% da calcolare sul valore totale per gli altri parenti fino al quarto grado e una percentuale dell’8% da calcolare sul valore totale per le altre persone.

Donazione di un bene immobile: le imposte da versare

Oltre a queste aliquote sulla donazione di un bene immobile sono dovute anche l’imposta ipotecaria, nella misura del 2% del valore dell’immobile, e l’imposta catastale, nella misura dell’1% del valore dell’immobile. Se la donazione riguarda la “prima casa” sono valide le stesse agevolazioni che si applicano sulle successioni: il beneficiario sarà tenuto a pagare l’imposta ipotecaria e catastale per un valore di 200 euro ciascuna.

La donazione si effettua, come detto, attraverso un atto pubblico: il notaio redige l’atto, lo registra all’Ufficio delle Entrate competente entro 30 giorni e provvede al versamento dell’imposta oltre al versamento di quella fissa di registro, che ammonta a 200 euro. Nel caso in cui la donazione non ecceda i limiti della franchigia, non deve essere corrisposta l’imposta di registro.