Rincari, questo è il prodotto che prosciuga il tuo conto in banca: pensaci bene prima di comprarlo
Gli ultimi dati relativi ai prezzi al consumo rivelano un allarmante aumento di alcuni beni di prima necessità. Ma non solo.
Torniamo a parlare di inflazione, per commentare gli ultimi dati relativi all’andamento dello scorso luglio. E lo scenario che ci si presenta non appare affatto rassicurante.
Il problema non è tanto quello relativo al dato globale, il quale conferma il trend di rallentamento della crescita dei prezzi (con un +5,9% da inizio anno). La vera questione emerge nel momento in cui ci si sofferma su una analisi più approfondita, che va a vedere che cosa è aumentato di più e che cosa di meno.
E’ questo il lavoro che ha fatto l’Unione Nazionale Consumatori, la quale è riuscita a stilare una classifica dei rincari partendo dai dati ISTAT dello scorso luglio. E ciò che emerge ha – per certi versi – anche il sapore della beffa.
Due sono, in sintesi, le classifiche elaborate dall’Unione Consumatori: una relativa alla variazione dei prezzi mese su mese (da giugno a luglio), l’altra relativa alla variazione dei prezzi su base annua. La prima classifica ha, in effetti, qualcosa di sconcertante. Entriamo quindi più nei dettagli.
Rincari e vacanze
Ciò che emerge come dato veramente allarmante è il fatto che le prime quattro posizioni della classifica che esprime i maggiori rincari tra il mese di giugno ed il mese di luglio fanno tutte parte del settore vacanze. Come dire: arrivano i turisti? Aumentiamo i prezzi!
Al primo posto troviamo infatti i villaggi vacanze, campeggi ed ostelli, che aumentano del 16,4%; al secondo ci sono poi i voli nazionali – in aumento da mesi – che salgono ancora di prezzo per un +8,9%; sul podio ancora i pacchetti vacanza nazionali, con un +6,3%; quarto posto infine per il trasporto marittimo, che sale di un +6,1%.
I rincari maggiori rispetto al 2022
In relazione alla classifica generale dei maggiori aumenti dei beni di consumo dal 2022 ad oggi, possiamo osservare che le prime posizioni sono tutte o quasi occupate da prodotti di prima necessità, con aumenti decisamente elevati. Lo zucchero è medaglia d’oro, con un aumento che sfiora il 50% (per la precisione, +47,3%).
A seguire, olio d’oliva (+30,1%), patate (+27,3%) e riso (+27%). In quinta posizione troviamo i viaggi aerei nazionali, che abbiamo visto aumentare di prezzo anche tra giugno e luglio e che, su base annua, sono saliti del 26%. L’Unione Nazionale Consumatori, per mezzo del suo portavoce Massimiliano Dona, ha espresso ferme critiche all’azione di governo richiedendo una presa in carico urgente della questione.