Lavoro, in questi casi ti fa perdere il diritto alla pensione: sembra paradossale ma è verissimo
Lavoro, stai attento, perché in certi casi può farti perdere l’intera pensione. Non stiamo scherzano. È la mera verità.
Se è vero il detto che il lavoro nobilita l’uomo e noi aggiungiamo anche la donna, in certi casi può invece fare del male. In che senso? Oltre al fatto che si lavora per vivere e non il contrario, esistono casi sporadici e pure assai comprovati in cui sarebbe invece d’intralcio alla tanto agognata pensione.
Tra l’altro la pensione è uno degli argomenti più caldi di cui si discute in TV, al bar e sui Social, che sono ormai una grandissima vetrina per tutti quanti. Sebbene si mormora che molti giovani di oggi, un domani non riusciranno a raggiungerla, ci sono molti pensionati che si lamentano di percepire al giorno d’oggi una pensione eccessivamente bassa, visti i continui rincari che pullulano dappertutto.
Altri ancora si lamentano che la Minima si troppo scarsa e che lo Stato dovrebbe aumentarla. Tuttavia ci sono alcuni fatti di Cronaca che per colpa pure di non solo ingiustizie, ma di ingenuità o creduloneria, che hanno messo seriamente nei guai alcuni pensionati, che a causa del lavoro poi hanno dovuto in qualche maniera pagare delle sanzioni eccessivamente alte.
O meglio, restituire dei soldi e stiamo parlando delle cifre molto sostanziose, che farebbero girare in men che non si dica la testa a chiunque. L’INPS non scherza e in tale direzione non perdona. Del resto l’Ente spiega sempre come funziona il tutto e sul sito ufficiale si trovano tutte le informazioni al riguardo. Inoltre se ci sono dei dubbi è anche possibile contattare il servizio clienti.
Lavoro, occhio a svolgerlo quando sei già in pensione
C’è però da dire che talvolta, una volta quando si è raggiunta la pensione, soprattutto un uomo, come molti sondaggi dimostrano, non è facile il fatto di starsene con le mani in mano e non guadagnare più qualche soldino con il sudore della propria fronte. Se molti si danno al volontariato, aiutano in casa e/o danno vita a tanti hobby, altri cadono in depressione e per uscirne cercano altro lavoro.
Ciò capita anche perché in realtà, come già accennato, le pensioni spesso sono troppo basse e, con le cifre percepite mensilmente, non si riesce, come si suol dire, a campare. Dunque molti pensionati sono spinti a cercare del lavoro extra per portare altri soldini a casa, che purtroppo, in un momento di grave crisi, non bastano mai. Tuttavia bisogna analizzare caso per caso per capire chi lo può fare e chi no. Ce n’è uno tuttavia che va assolutamente contro la Legge.
Quando lavorare va contro la Legge
Ciò ti porterebbe anche al rischio di perdita della pensione. Di che cosa si tratta? Sottolineando in primis che il lavoro dopo la pensione non sempre è vietato, coloro che sono andati in pensione ricorrendo alla misure di flessibilità come Quota 100, Quota 102 o Quota 103, non possono farlo, per lo meno non subito. Infatti la Legge dice che dal momento che costoro percepiscono la pensione in anticipo, quest’ultima non può essere accumulata con redditi di lavoro dipendente.
Salvo magari quando non vengono raggiunti i requisiti base, che ci permettono di raggiungere la pensione di vecchiaia, ovvero dei 67 anni. Prima non è affatto possibile. Si può soltanto contare su guadagni provenienti da prestazioni occasionali, con un limite di guadagno di 5000€ l’anno. Se così non si fa, si rischiano di dover restituire l‘intera pensione percepita in quell’anno vigente.