Matrimonio, in caso di separazione è possibile chiedere la restituzione delle spese per la cerimonia? La risposta non è scontata
C’eravamo tanto amati, ma ora non più. In caso di separazione è possibile chiedere il rimborso spese? Non è così scontata la risposta.
I vip, sia nostrani che di oltre Oceano, ci insegnano che talvolta anche le unioni più solide, con tanto che di numerosa prole, possono crollare da un momento all’altro. Forse incerti casi le avvisaglie ci sono, ma non riusciamo a vederle perché troppo innamorati o ingenui. A volte un matrimonio anche se prospero, può concludersi aa causa del terzo incomodo che va a creare triangolo tanto caro al mitico Renato Zero.
In un momento di crisi e di continui rincari, decidere di compiere un passo come un matrimonio, sia esso civile che religioso, non è certamente facile. Soprattutto per i giovani e giovanissimi, che hanno pochi soldi da parte. Oltre a, come si suol dire, mettere su casa, costa parecchio mettere in piedi delle nozze, anche se molto easy e spicce.
Ci sono tantissimi aspetti da prendere seriamente in considerazione anche perché il giorno del matrimonio è importantissimo e non uno qualunque. Se infatti facciamo la scelta sbagliata possiamo poi pentircene e pure amaramente. Dicevamo che le spese sono tante e varie, ma quando si è innamorati si è pronti a fare tanti sacrifici pur di vedere realizzato il proprio sogno.
Entrano in ballo anche parenti, che sono i primi a voler contribuire come possono alla cerimonia di questo importante rito, genitori in primis. Purtroppo però accade che, nonostante ci si giuri amore eterno, le promesse non vengano sempre rispettate. Alcuni ora si stanno chiedendo soprattutto sui Social se in caso di separazione le spese del matrimonio vadano restituite o meno.
Vita di coppia, l’importanza di suddividersi le spese
La risposta non è così scontata come si potrebbe pensare. Al di là dei pensieri e delle opinioni, che possono tuttavia essere sempre rispettabili, la Legge si è anch’essa espressa al riguardo. Prima di darvi la risposta, che forse spiazzerà i più, bisogna fare una precisazione. Quando si inizia un percorso di vita con una persona, non necessariamente tramite matrimonio, ma anche tramite una convivenza, va messo sul piatto che anche noi dovremmo fare la nostra parte in via economica.
Solitamente ci si divide le spese e ci si intesta i vari servizi, come per esempio bollette di luce e gas. O ancora si fa la spesa a turni e così via. Questa è una normale prassi ed è la routine quotidiana di ogni coppia o famiglia, al di là che i due siano legati da un vincolo matrimoniale o meno. E anche quando decide di sposarsi solitamente le spese vengono suddivise da ambo le parti.
Risarcimento spese, cosa dice la Cassazione
Detto ciò, sapete che cosa risponde in merito la cassazione? Le spese effettuate prima delle nozze sono assolutamente irripetibili, dal momento che sono state utilizzate specificamente nella funzione delle nozze. Quelle invece che abbiamo sostenuto in seguito sono in egual modo irripetibili, dal momento che sono utilizzate per soddisfare bisogni familiari.
Così si legge in una recente sentenza. “Poiché durante il matrimonio ciascun coniuge è tenuto a contribuire alle esigenze della famiglia in misura proporzionale alle proprie sostanze, a seguito della separazione non sussiste il diritto di rimborso di un coniuge nei confronti dell’altro per le spese sostenute in modo indifferenziato per i bisogni della famiglia durante il matrimonio“.