Bonus Affitto, occhio a come inoltri la domanda: se commetti questo errore perdi la possibilità di ottenerlo

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contratto affitto casa- finanzarapisarda.com

Il Bonus Affitto è stato confermato: ecco quali sono le agevolazioni fiscali a cui è possibile accedere e quali sono i requisiti che bisogna possedere per averne diritto.

Il Bonus Affitti consiste in un’agevolazione pensata per i giovani di età compresa tra i 20 e i 31 anni che si attua attraverso una detrazione pari al 20% dell’ammontare del canone di locazione, fino a un massimo di 2mila euro.

Possono richiedere il Bonus Affitto anche gli studenti fuori sede che affittano una singola stanza e non necessariamente l’intera casa quando si recano in un’altra città per studiare all’università. Ci sono, però, alcuni requisiti da rispettare.

Il reddito complessivo di chi richiede il Bonus Affitto non deve superare i 15.493,71 euro l’anno e bisogna aver stipulato un contratto di locazione per l’intera unità abitativa o per una parte di essa, che verrà considerata come “prima abitazione”.

Il contratto deve essere intestato in modo specifico al giovane che richiede il Bonus Affitto. La detrazione si può applicare su tutti gli immobili tranne quelli vincolati ai sensi della Legge 1 giugno 1939, n.1089 o inclusi nelle categorie catastali A/1, A/8 e A79, gli alloggi di edilizia residenziale pubblica e gli alloggi finalizzati a scopi turistici.

Come richiedere il Bonus Affitto: i dati da inserire

Per richiedere il Bonus Affitto bisogna compilare dei moduli a valle di un accordo tra locatore e proprietario e inquilino. Attraverso questo accordo proprietari e locatori di immobili accettano di ridurre mensilmente il canone di affitto agli inquilini che ne fanno richiesta. Il locatore potrà recuperare la metà di quanto concesso fino ad massimo di 1200 euro attraverso un rimborso dell’Agenzia delle Entrate. Nel modulo online bisogna inserire dati personali, firma digitale, codice fiscale, IBAN presso il quale si desidera ricevere il rimborso, i dati del contratto regolarmente registrato e la data di importo della rinegoziazione e riduzione. Le domande possono essere inviate in completa autonomia accedendo con il proprio SPID, PIN o carta d’identità elettronica sul sito dell’Agenzia delle Entrate, ma se dimentichi anche solo uno dei dati succitati la richiesta sarà praticamente nulla.

Nella Legge di Bilancio sono previste agevolazioni anche per tutte le famiglie che non riescono a pagare l’affitto. Ci si può rivolgere al Fondo Nazionale per il sostegno all’Accesso alle Abitazioni in Locazione in caso di possesso della cittadinanza italiana o di un altro stato dell’Unione Europea, possesso della residenza nel comune in cui si fa richiesta, presenza di un contratto di affitto, possesso di un reddito ISEE di 35mila euro (o entro i 26mila euro). Per ottenere queste agevolazioni non bisogna essere proprietari di altri immobili abitabili nella stessa provincia, l’immobile non deve rientrare nella categoria catastale di lusso, non bisogna essere destinatari di un alloggio pubblico comunale ed è necessario non aver usufruito di altre agevolazioni per l’affitto nel corso dell’anno. Per ottenere questo bonus bisogna rivolgersi al proprio comune di Residenza.

Bonus prima casa
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Bonus Prima Casa: le agevolazioni per i mutui under 36

Nella nuova manovra fiscale è stato confermato anche il bonus prima casa under 36 previsto per chi ha meno di 36 anni e ha diritto ad un supporto erogato dall’Agenzia delle Entrate per l’acquisto del primo immobile. Bisogna però possedere un ISEE non superiore a 40mila euro. In questo caso si può accedere ad una serie di agevolazioni molto importanti.

Il Bonus prima casa Under 36 consiste nell’esenzione del pagamento dell’imposta di registro, catastale e ipotecaria, nell’esenzione del pagamento delle tasse sulle concessioni governative, nel riconoscimento di un credito d’imposta, qualora l’acquisto stesso fosse soggetto ad IVA, da utilizzare in compensazione tramite F24.