All’estero conviene pagare in euro oppure nella valuta locale? La risposta non è scontata come sembra
Acquistare all’estero, anche se lo si fa tramite carta o bancomat, non ci dispensa dallo scegliere la valuta da utilizzare.
Come sappiamo, per viaggiare in molti paesi d’Europa oggi non è più necessario preoccuparci di cambiare valuta. Il problema si pone però se ci rechiamo in un altro continente o in alcuni stati europei, come la Svizzera o l’Inghilterra.
Un tempo era norma cambiare – prima della partenza dall’Italia – una certa quantità di moneta in valuta straniera. Oggi, con l’uso sostanzialmente universale delle carte di credito e di debito, ciò non è più necessario. E’ addirittura possibile prelevare in valuta direttamente nel paese straniero, presso qualsiasi ATM, tramite il nostro bancomat.
E’ ovvio che in contanti – all’estero – pagheremo quasi certamente piccole spese: un caffè, qualche biglietto per i mezzi di trasporto, qualche piccolo souvenir. Il grosso delle transazioni verrà fatto per mezzo delle nostre carte: albergo, ristorante, supermercati e così via.
Ma come paghiamo quando paghiamo con carta? La transazione è in euro o in valuta straniera? La domanda non è affatto stupida e, a seconda della risposta, l’importo speso può cambiare sensibilmente. Nel prosieguo cercheremo di capirci qualcosa di più.
Pagare con carta all’estero
Quando facciamo un acquisto in terra straniera e paghiamo con la nostra carta di credito, l’esercente che gestisce la transazione in genere ci chiede con quale valuta vogliamo pagare: locale o euro. Se scegliamo la seconda opzione, ossia pagare con euro, magari solo per avere maggiore controllo sul costo dei prodotti, perché espressi in una valuta a noi familiare, potremmo commettere un grave errore.
Infatti questa opzione prevede, in genere, l’impostazione del tasso di cambio da parte dell’esercente locale, che va ad aggiungersi, come costo, a quanto previsto dal nostro istituto di credito sulle transazioni all’estero. Ciò significa perciò pagare la nostra cena o il nostro pernottamento qualcosa in più rispetto a quanto vorremmo.
Come evitare la conversione dinamica della valuta (DCC)
Pur se compare sostanzialmente come un servizio al cliente, la conversione dell’importo da pagare nella valuta preferita dell’acquirente è molto spesso un boomerang. La Dynamic Currency Conversion (DCC) può portare a rincari di prezzo addirittura sino al 18%.
Per evitare questo rischio, è pertanto sempre buona norma chiarire – al momento del pagamento – che si intende pagare in valuta locale. Ovviamente sarà applicato un tasso di cambio e saranno presenti anche commissioni, ma tutto quanto sarà normato secondo gli accordi da voi sottoscritti con l’emittente della carta.