Fa risparmiare di più il condizionatore oppure il ventilatore? La risposta non è affatto scontata
L’arrivo dell’estate comporta la scelta di un elettrodomestico che ci permetta di combattere il caldo e l’eccessiva afa all’interno delle mura domestiche.
Condizionatori e ventilatori sono gli strumenti prediletti per rinfrescare le stanze, ma quale conviene scegliere: bisogna quindi metterli a confronto in termini di consumo energetico e di conseguenze sulla salute.
Parlando di consumi possiamo notare come un condizionatore medio consumi circa 700 watt all’ora, mentre un ventilatore consuma circa 50 watt all’ora.
La differenza sembra essere notevole, ma ci sono alcune precisazioni da fare, che riguardano anche le emissioni di carbonio dei due elettrodomestici.
Consumatore o ventilatore: consumi a confronto dei due elettrodomestici per combattere il caldo
Stando a quanto diffuso dall’Adoc (Associazione per la difesa e l’orientamento dei consumatori), la scelta di tenere il condizionatore acceso per 12 ore al giorno costa in media 3 euro, portando ad un aumento a fine estate di circa 160 euro in bolletta. Scegliendo di tenere acceso un ventilatore tutto il giorno, invece, va considerata una spesa che si attesta tra i 2 e i 5 centesimi all’ora, per un totale giornaliero che varia dai 25 ai 60 centesimi.
Il consumo, naturalmente, dipende dai modelli di condizionatore e ventilare scelti, ma stando alle stime energetiche sembrerebbe proprio che per risparmiare sui consumi e in bolletta, facendo attenzione anche all’ambiente, la scelta debba ricadere sui ventilatori.
Fa più male il condizionatore o il ventilatore? La risposta del Ministero della Salute
Paragonando i due strumenti in base all’impatto che hanno sulla nostra salute le risposte cambiano. Il Ministero della Salute motiva come mai i ventilatori facciano più male dei condizionatori. “L’uso di impianti di aria condizionata contribuisce in maniera rilevante a migliorare le condizioni di benessere e sicurezza negli ambienti dove si vive”, dicono gli esperti. Naturalmente bisogna sempre effettuare la corretta manutenzione e impostare il condizionatore ad una temperatura che non superi i 7°C in meno rispetto a quella dell’ambiente.
Il Ministero della Salute aggiunge che: “I ventilatori meccanici, invece, accelerano soltanto il movimento dell’aria. Non abbassano la temperatura ambientale. Diminuisce anche la temperatura percepita. Pur donando sollievo, i ventilatori stimolano la sudorazione e aumentano il rischio di disidratazione, se la persona esposta non assume contemporaneamente grandi quantità di liquidi”. Bisogna poi ricordare che i ventilatori devono essere posizionati ad una certa distanza e non devono essere indirizzati direttamente sul corpo per evitare conseguenze molto dannose, come la disidratazione dei tessuti.