Chi è affetto da endometriosi può ottenere alcune importanti esenzioni: ecco di cosa si tratta e quale procedura seguire per richiederle con i requisiti necessari.
Da qualche tempo si sente sempre più spesso parlare di endometriosi, una patologia cronica infiammatoria che si manifesta attraverso la crescita di tessuto endometriale che riveste la cavità uterina che ogni mese si sfalda e si rinnova fuori dall’utero.
Si tratta di una malattia infiammatoria cronica che colpisce tante persone quotidianamente attraverso la presenza di un dolore pelvico in occasione della mestruazione, dell’ovulazione e durante i rapporti sessuali.
In alcuni casi si possono riscontrare anche sintomi intestinali aspecifici, che sono individuati in periodi di stitichezza alternati a periodi di forte diarrea, gonfiore addominale o tendenza a percepire una forte costipazione intestinale.
Ci sono diversi modi di trattare l’endometriosi: si va dalla terapia medica, basata su trattamenti ormonali, progestinici o estroprogestinici a basso dosaggio ed integratori per il dolore pelvico, alla terapia chirurgica. C’è chi preferisce tenerla semplicemente sotto controllo con esami periodici, secondo quella che viene definita come la “condotta d’attesa”, e c’è poi tutta la trafila della ricerca di una gravidanza, attraverso i vari metodi possibili.
Per ottenere una diagnosi tempestiva riguardo all’endometriosi sono necessarie una visita ginecologica e un’ecografia pelvica svolte da un medico specialista che sia esperto di questa patologia. Successivamente bisognerà scegliere un corretto trattamento terapeutico rivolgendosi ai centri specializzati di riferimento. Oltre alla componente terapeutica, costituita dalle terapie ormonali e dagli integratori, si consiglia anche l’adozione di regimi alimentari antinfiammatori e di un sano stile di vita.
Gli ultimi studi scientifici pongono l’accento sulla componente genetica ereditaria della patologia in questione. Si tratta attualmente di una delle più frequenti patologie infiammatorie croniche che colpiscono le donne che si trovano in età fertile.
Nel 30-50% dei casi l’endometriosi si associa anche all’infertilità: non sono ancora molto chiare le cause di questa connessione e si sta studiando per trovare delle motivazioni scientifiche a questo legame. Nelle sue forme più gravi l’Endometriosi, quando si trova al terzo e quarto stadio della malattia, è stata inserita nei LEA (Livelli Essenziali di Assistenza), nel 2017, tra le malattie croniche.
Per questo motivo è possibile presentare domanda per ottenere l’esenzione per alcune prestazioni specialistiche: in particolare l’esenzione va richiesta all’Azienda sanitaria locale (ASL) di residenza, accompagnata da una certificazione che attesti la presenza della patologia, rilasciata da una struttura ospedaliera o ambulatoriale pubblica.