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Residenza, occhio a dove la collochi: in questi casi rischi una multa salatissima e passi guai serissimi

Residenza Finanza Rapisarda

Residenza, un tema particolarmente caldo. Stai attento a dove la prendi e come la collochi. Se lo fai male rischi grosso. Multe salatissime.

La parola residenza è parecchio nominata e molto sfruttata ma sovente non nella maniera più consona al suo reale significato. Per prendere una residenza bisogna presentare una regolare domanda, compilata in maniera completa e dettagliata all’ufficio anagrafe del Comune in cui si vuole risedere.

Se parliamo di cittadini italiani dobbiamo ricordare che per farlo dovranno essere in possesso di un documento di riconoscimento come una carta di identità o al patente di guida e/o il CF. Benissimo tenere sempre con sé anche la tessera sanitaria. Se invece parliamo di cittadini stranieri deve armarsi di passaporto o carta d’Identità solo se appartenente alla UE, nonché di permesso di soggiorno valido per un periodo che ne permette la dimora abituale nel comune ove intendano prendere residenza.

Se però non si ha una fissa dimora, bisogna necessariamente iscriversi nel registro dell’anagrafe della popolazione residente del Comune, presso il quale sia stabilito il proprio domicilio. Altro aspetto da tenere in considerazione è che la persona che vuole cambiare residenza ha un limite di tempo per poterlo fare. Corrisponde a 20 giorni entro cui deve presentare l’istanza di richiesta che parte a livello temporale dal momento in cui prende residenza nella nuova casa.

Oltre a ciò c’è da dire che molte persone possiedono più di una casa, non solo nella stessa città o comune ma anche in altri Comuni. Tantissime chiacchierando sul Web hanno posto l’attenzione anche su un altra questione, assai spinosa. Ora che siamo in piena estate e soprattutto nel mese di agosto che è quello per antonomasia dedicato alla ferie. in molti hanno lasciato la prima casa per recarsi nella seconda, per lo più sita al mare.

Residenza, con che cosa deve coincidere

Avere più case di proprietà non è affatto un reato, ma lo è se non sono chiari alcuni punti. Diciamo subito, onde evitare i fraintendimenti, che se si fa i furbetti si può incorrere in sanzioni molto pesanti a livello pecuniario. Diciamo che in questo periodo sono in corso molto controlli mirati e pertanto è facile essere colti con le mani nel sacco.

Cominciamo con il dir che secondo la Legge la residenza di un cittadino deve assolutamente coincidere con la sua dimora abituale, che è dove esso sta quando non si trova al lavoro. Tuttavia questa affermazione non è del tutto completa, visto che è più attivo che mai il telelavoro. Diciamo che la dimora abituale è dove si vive per la maggior parte dell’anno.

Residenza Finanza Rapisarda

Se fai questo rischi grosso

Ergo, capite bene che non possiamo in alcun modo avere residenza nella nostra seconda casa dove passiamo solo sporadici periodi. Diciamo pure che dichiarare di avere la residenza nella seconda casa può toccare il penale. Qui si sfiora persino il falso in atto pubblico che è un reato che è disciplinato esattamente dall’articolo 483 del Codice Penale. Pertanto è punibile con la reclusione fino a due anni.

Se certi fanno questa scelta è per cercar di pagare meno meno tasse. Si parla poi di evasione fiscale quando si attua lo spostamento di residenza nella seconda casa in modo fittizio, avendo in mente come obiettivo finale di non pagare per l’appunto le tasse e di poter usufruire dell’esenzione dell’IMU sulla prima casa, che può essere ottenuta sulla seconda, solo se diventa dimora abituale.