Rottamazione, è possibile annullare la domanda? La risposta non è affatto scontata e non la conosce nessuno

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Come si torna indietro dalla domanda di rottamazione quater? Per poter rinunciare alla rottamazione delle cartelle esattoriali è necessario seguire una procedura precisa: ecco quale. 

Grazie alla legge di Bilancio 2023 molti cittadini hanno potuto aderire alla rottamazione Quater, una sanatoria che permette di sanare in modo rateizzato i debiti contratti nei confronti del Fisco e che sono stati affidati all’Agenzia delle Entrate dal 1° gennaio 2000 al 30 giugno 2022.

Attraverso il Decreto Legge n. 51/2023 è stato poi pubblicato il calendario delle scadenze che varia a seconda del tipo di pagamento scelto in base alle due opzioni disponibili: entro il 31 ottobre 2023 è previsto il pagamento dei debiti per chi ha scelto un’unica soluzione, mentre 31 ottobre e 30 novembre 2023 sono le scadenze relative alle prime due rate per chi ha scelto il pagamento massimo in 18 rate entro 5 anni.

Chi ha inviato la domanda di Rottamazione Quater non può ritirarla, ma è possibile interrompere la procedura semplicemente saltando il pagamento di una singola rata: nel caso in cui si manchi il pagamento del 31 ottobre la domanda presentata non diventa definitiva.

La presentazione della domanda ha garantito alcuni vantaggi ai contribuenti che hanno scelto la strada della rottamazione quater, come il blocco delle procedure esecutive e la sospensione di eventuali pignoramenti.

Come ritirare la domanda per la Rottamazione Quater

Si può palesare, però, la possibilità di non riuscire più a sostenere la scelta effettuata in precedenza per ragioni economiche proprio mentre si sta ancora aspettando la risposta dell’Agenzia delle Entrate in merito alla rottamazione, risposta che sarà comunicata entro il 30 settembre 2023. Alcuni contribuenti stanno pensando di rinunciare alla rottamazione quater per il timore di non riuscire a pagare le prime due rate, la cui scadenza è fissata per il 31 ottobre 2023 e il 30 novembre 2023, rate che rappresentano il 10% del totale dovuto.

Secondo il calendario per la definizione agevolata sono previsti solo cinque giorni di tolleranza per i pagamenti: una rigidità che preoccupa chi si troverà ad affrontare due pagamenti in un periodo di tempo così breve. Dall’altra parte bisogna considerare che rinunciare alla rottamazione quater comporta anche la rinuncia a tutti i vantaggi che comporta questa modalità, come la cancellazione di sanzioni, interessi e altre spese connesse, riportando il debito all’importo iniziale.

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Il servizio Se Mi Scordo dell’Agenzia delle Entrate

Per agevolare i pagamenti l’Agenzia delle Entrate ha pensato anche ad un servizio che si chiama Se Mi Scordo. Questo servizio avvisa il contribuente attraverso SMS o e-mail come se fosse un promemoria rispetto alla rata in scadenza. Per attivare questo servizio, i contribuenti possono recarsi presso uno sportello dell’Agenzia delle Entrate o accedere alla loro Area Riservata, inserendo il numero di cellulare o l’indirizzo email.

Questo servizio è revocabile in qualsiasi momento: si può disattivare questa funzione che risulta molto importante per evitare di dimenticarsi i pagamenti e per poter restare sempre aggiornati sulle scadenze, in modo da avere sempre il controllo sul proprio piano di rateizzazione.