Se hai dei gioielli in casa e pensi di venderli fai attenzione: c’è qualcosa che dovresti sapere al riguardo
Non tutti i gioielli sono uguali. Una valutazione specifica, per ognuno di essi, è necessaria. Scopriamo assieme cosa fare.
Si tratta, spesso, di una soluzione veloce, anche se talvolta dolorosa. Quando si ha urgentemente bisogno di soldi, può capitare infatti di disfarsi di qualche gioiello di famiglia. Ed è facile trovare, per strada, i classici “compro oro”, i quali in pochi minuti ti valutano tutti i preziosi.
Ma è bene, però, stare molto attenti quando si fanno valutare i propri gioielli. Ognuno di essi, infatti, possiede le proprie specificità, ed è necessario seguire attentamente alcuni passaggi precisi per valutarlo con il giusto rigore.
Perle, diamanti, oro e argento hanno modalità di valutazione molto diverse, e non è detto che – al momento di venderli perché presi dall’urgenza – si riesca a fare un giusto affare. Va inoltre considerato non solo il materiale utilizzato, che ha ovviamente il suo peso, ma anche la realizzazione del manufatto: paese di provenienza, brand, taglio ed intarsio delle pietre preziose.
Sarebbe buona norma – cosa che raramente però viene fatta – valutare sin da subito, al momento dell’acquisto, il gioiello: sia per esser certi di averne comperato uno di valore, sia per poter riutilizzare la quotazione al momento di una eventuale futura vendita.
Come valutare oro ed argento
L’argento dei gioielli – così come l’oro – non è mai puro al 100%. Esso viene sempre combinato in percentuale con altri metalli, per poterlo lavorare al meglio. Per sapere il valore dell’argento del mio gioiello debbo controllare la punzonatura in esso presente. I valori che generalmente troviamo scritti sono 925 e 800: essi rappresentano quante parti di argento su 1.000 vi sono.
Lo stesso meccanismo vale anche per l’oro, che però si misura in carati. Il massimo dei carati è 24, il che indica un oro puro praticamente al 99,99%. Ma sul mercato troviamo gioielli con carature ben più basse, pari a 18 o persino 9 carati.
Come valutare perle e diamanti
Diamanti e perle hanno sostanzialmente criteri di valutazione molto simili. Per le perle parliamo del cosiddetto metodo delle 5 S: Shape, Size, Shine, Surface e Shade. Possiamo tradurre le cinque parole inglesi con forma, dimensione, lucentezza, superficie, tonalità. Sono queste le caratteristiche che fanno la differenza tra perla e perla.
Per i diamanti, anziché delle 5 S, parliamo delle 5 C: Carat, Clarity, Color, Cut, Certificate. Le caratteristiche che rendono un diamante di valore sono cioè i carati (ossia il suo peso), la purezza (ossia l’assenza di imperfezioni), l’assenza di colore, il taglio ed il certificato di accompagnamento.