Stralcio delle cartelle esattoriali fino a 1000 euro, la triste verità nascosta trapela solo adesso: cosa non ti dicono

Stralcio cartelle esattoriali
Calcolare i debiti col fisco – finanzarapisarda.com

E’ decisamente importante conoscere con esattezza cosa sia lo stralcio delle cartelle esattoriali, altrimenti rischiamo amare sorprese.

Assieme alla definizione agevolata nota come “rottamazione quater“, lo stralcio delle cartelle esattoriali sino a 1.000 € è la misura decisamente più nota contenuta nella Legge di Bilancio 2023 in relazione alla tregua fiscale.

Tutti sanno più o meno di cosa si tratta: essa prevede l’annullamento automatico di tutti i debiti contratti col fisco dal 2000 al 2015, al di sotto dei 1.000 €. Quanto appena scritto è vero, a patto che si facciano però delle opportune precisazioni. Infatti non proprio tutto ciò che è dovuto al fisco tra il 2000 e il 2015 è stralciato automaticamente.

In primo luogo, infatti, bisogna considerare che l’annullamento del debito inferiore ai 1.000  € è automatico se iscritto a ruolo tra il 2000 e il 2015. Ed è possibile, ad esempio, che una cartella relativa al 2015 sia  stata affidata all’Agenzia delle Entrate Riscossione anche solo pochi mesi dopo, non rientrando pertanto nello stralcio.

Inoltre, la Legge di Bilancio precisa anche che i debiti annullabili automaticamente sono quelli nei confronti delle amministrazioni statali, delle agenzie fiscali e degli enti previdenziali. Rimangono quindi fuori dall’elenco molte altre voci, come ad esempio le multe per la violazione del codice della strada, di pertinenza comunale.

Lo stralcio e gli altri enti creditori

La stessa Legge di Bilancio 2023 precisa che lo stralcio automatico dei debiti nei confronti di altri enti creditori, come per l’appunto i Comuni, è una opzione volontaria di questi ultimi. Tali enti, entro il prossimo 29 luglio, possono: aderire totalmente allo stralcio; aderirvi solo parzialmente (stralciando solo interessi e – parzialmente – sanzioni); non aderirvi affatto.

La libertà lasciata dallo Stato alle amministrazioni pubbliche periferiche sulla questione è connessa principalmente a due aspetti. Il primo è che molto spesso i Comuni affidano i propri crediti ad agenzie di riscossione private diverse da Agenzia delle Entrate Riscossione. L’altro aspetto è invece di tipo economico: tali crediti, se incassati, potrebbero – per alcuni bilanci comunali – fare anche la differenza.

Stralcio cartelle esattoriali
Calcolare le tasse – finanzarapisarda.com

La proroga al 29 luglio

Il fatto che gli enti comunali abbiano ancora qualche giorno di tempo per aderire allo stralcio dei crediti, può rappresentare una speranza per molti cittadini del nostro Paese.

E’ infatti anche possibile che il Comune aderente in modo parziale allo stralcio, imposti e programmi una propria rottamazione dei crediti residui da riscuotere. L’ente locale è infatti totalmente autonomo nel decidere sia le modalità e le tempistiche dello stralcio sia le modalità e le tempistiche del recupero del credito rimanente.