Ferie estive, ecco come calcolare i giorni che ti spettano: è l’unico metodo valido, non farti ingannare
Con l’arrivo del gran caldo e dell’estate si ha sempre più voglia di ferie. I metodi infallibili per calcolarle e sapere come maturarle.
Il calendario ci insegna che da un mese almeno siamo entrati ufficialmente nel periodo più caldo dell’anno. In questi giorni il termometro sta salendo in maniera vorticosa, superando i 35° e facendoci percepire in alcune città italiane 40° o più. Se da un lato si consiglia caldamente alle persone più anziane e ai bimbi di evitare di uscire di casa soprattutto nelle ore più afose, c’è anche chi deve farlo per forza di cose.
Ad esempio per raggiungere il proprio posto di lavoro. Inoltre c’è anche chi per la mansione scelta deve trascorrere tantissimo tempo all’aperto sotto il sole, senza riuscire a proteggersi non solo dal calore, ma per l’appunto anche dai raggi solari, che non sono sempre un autentico toccasana nemmeno per la nostra pelle.
In tali condizioni si ha sempre più voglia di riposo e di staccare la spina, anche solo per qualche giorno per cercare anche di ricaricare le pile. Chiaramente il caldo mette la fiacca. E poi, ammettiamolo pure, si ha poca voglia di fare. Anche chi studia, in previsione degli ultimissimi esami universitari della sessione, fa moltissima fatica a concentrarsi.
Nelle proprie dimore è dura occuparsi delle faccende domestiche e soprattutto non è il massimo utilizzare elettrodomestici come aspirapolveri e scope elettriche a gogo. Stesso discorso per forni e fornelli, che sono grandissime fonti di calore. Insomma, sarebbe proprio necessario dedicarsi alle vacanze e soprattutto alle ferie.
La cosa cambia se sei libro professionista o dipendente
Tuttavia in molti si chiedono anche in Rete come si possano calcolare nella maniera più corretta possibile i giorni che ci spettano, per l’appunto di ferie. Chiaramente, se sei un lavoratore autonomo sei tu che devi scegliere quali e quanti giorni prenderti per riposare. Puoi anche decidere, oltre a ciò, di diminuire qualche ora di lavoro, magari staccando prima il pomeriggio o iniziando più tardi al mattino.
O ancora mettendo in atto la classica settimana corta, come fanno tra l’altro molti uffici. Se invece sei dipendente, non puoi ovviamente fare di testa tua. Devi confrontarti con il tuo capo e cercare di parlarne anche con i tuoi colleghi. L’ideale sarebbe quello di stilare tutti insieme un piano ferie, capace di mettere un po’ tutti quanti d’accordo.
Per calcolarle serve la busta paga
Nonostante ciò vi ricordiamo che le ferie sono necessarie per la vostra salute, sia fisica che mentale, che vanno necessariamente a braccetto. Per quanto concerne la maturazione, per calcolarla dovrete considerare alcuni aspetti. Per saperlo ti basta prendere la tua busta paga, che ricevi ogni mese. Qui nella parte bassa del cedolino sono riportati i giorni di ferie che hai maturato.
Sappi che i giorni che spettano a un lavoratore sia a tempo determinato che indeterminato all’anno sono ben 26 giorni. Per fare un calcolo esatto dividiamo ora i 26 giorni per 1/12 e otteniamo dunque la cifra 2,16 giorni al mese. Ricordati comunque che il calcolo delle ferie dipende dalla tipologia contrattuale, dall’anzianità di servizio e dall’orario effettivo di lavoro.