L’aumento dei tassi di interesse sta riportando gravi conseguenze sul rialzo dei mutui, ma ci sono altre variazioni di tassi a cui prestare attenzioni.
Il Codacons ha lanciato l’allarme: nel 2023 le rate del mutuo a tasso variabile sono aumentate di circa 5.000 euro in più rispetto a due anni fa. Questo aumento è dovuto al rialzo dei tassi di interesse che non accenna a diminuire.
La Bce ha annunciato un ulteriore rincaro dello 0,25% a fine luglio e le rate dei mutui sono destinate a salire ancora entro la fine del mese. I ribassi vedranno la luce solo nel secondo trimestre del 2024 e cresce la preoccupazione per chi non ha scelto il tasso fisso.
I mutui a tasso variabile, però, non sono l’unica tipologia di prestito interessata dall’aumento del costo del denaro: anche altri tipi di finanziamento costano decisamente di più per gli italiani rispetto ad un paio di anni fa.
Comprare casa è diventato praticamente impossibile, ma anche chiedere un finanziamento per acquistare qualcosa di indispensabile per la vita quotidiana, come un’automobile, arriva a pesare in modo davvero proibitivo sulle tasche delle famiglie.
Pensiamo a chi nel 2023 vuole chiedere un prestito di circa 10.000 euro per acquistare un’automobile. Nel 2021 chiedendo lo stesso prestito si otteneva una rata mensile di circa 139,22 euro. Quest’anno, invece, per questo finanziamento la rata arriva a 147,75: sul totale dell’intero prestito si arrivano a spendere oltre 750 euro in più. I tassi di interesse nel settore dei finanziamenti che riguardano l’acquisto delle autovetture di qualsiasi tipo possono arrivare anche oltre il 12%.
Le conseguenze dell’aumento dei tassi pesano sui budget delle famiglie italiane per le spese extra e anche per quelle necessarie: in alcuni casi, richiedere un finanziamento da 10mila euro comporta un costo complessivo di oltre 3mila euro.
Affidarsi alle finanziarie risulta molto poco conveniente, ma anche richiedere prestiti direttamente alle case automobilistiche risulta troppo oneroso. I finanziamenti delle concessionarie sono in aumento e sono saliti dal 4/5.5% del 2021 al 7,5/9% di quest’anno. In ogni caso si tratta di tassi di interesse ben superiori al 3%.
Questo discorso può essere applicato ad ogni tipologia di prestito personale che viene richiesto nel momento storico attuale caratterizzato da una crescente inflazione. Il costo del denaro è salito a tal punto che diventa difficoltoso per chiunque, molto più rispetto al 2021, restituire qualsiasi tipo di prestito, finanziamento o mutuo.