Altro che rottamazione, con la nuova sanatoria puoi chiudere i conti con il Fisco | Come funziona
Non esiste solo la rottamazione come strumento per regolarizzare le proprie pendenze con il fisco. Scopriamo meglio cos’è la sanatoria 2023.
Stralcio delle cartelle esattoriali e definizione agevolata “quater“: sono questi due, in genere, gli strumenti che vengono in mente quando si pensa alla tregua fiscale voluta dal governo Meloni.
Si tratta in effetti di due importanti aiuti per chi è in difficoltà con il fisco. Con lo stralcio – un provvedimento automatico da parte dell’Agenzia delle Entrate – vengono praticamente annullate tutte le cartelle esattoriali di importo residuo sino a 1000 € emesse tra il 2000 e il 2015.
Con la rottamazione quater si possono invece pagare, senza interessi e sanzioni varie nonché tramite rateazioni agevolate, i debiti col fisco affidati all’agente della riscossione dal 1 gennaio 2000 al 30 giugno 2022. In tal caso è il contribuente che avrebbe dovuto attivarsi per presentare domanda entro lo scorso 30 giugno per poi iniziare a pagare dal prossimo 31 ottobre 2023.
La tregua fiscale – così come prevista dalla Legge di Bilancio 2023 – prevede però anche un’ulteriore interessante agevolazione. Si tratta della cosiddetta “Definizione delle irregolarità formali“, con la quale regolarizzare infrazioni ed inosservanze di obblighi ed adempimenti formali, passibili di sanzioni da parte dell’Agenzia delle Entrate, commessi entro il 31 ottobre 2022.
Sanatoria per le irregolarità formali
Il sistema per mettersi in regola e sanare queste irregolarità è piuttosto semplice: basta versare, tramite modello F24, 200 € per ciascun periodo d’imposta, in un unica soluzione entro il 31 ottobre 2023 o in due rate, di pari importo, al 31 ottobre 2023 e al 31 marzo 2024. Da notare che sanando le omissioni si evita anche il reato penale collegato.
Sono molte le violazioni definibili tramite la sanatoria. L’elenco esaustivo è consultabile sul portale dell’Agenzia delle Entrate. Ci limitiamo qui ad indicare le più significative.
Irregolarità e omissioni sanabili
Ad esempio: presentazione delle dichiarazioni annuali redatte in modo non conforme o incompleto; omissione o presentazione irregolare delle dichiarazioni periodiche IVA; omissione o presentazione incompleta od errata degli elenchi Intrastat; irregolare tenuta e conservazione delle scritture contabili; omissione o comunicazione incompleta della dichiarazione di inizio o variazione dell’attività; tardiva trasmissione delle dichiarazioni; omessa comunicazione della proroga o della risoluzione del contratto di locazione soggetto a cedolare secca.
Tra le irregolarità e le omissioni escluse dalla sanatoria segnaliamo: la non comunicazione relativa ad attività finanziarie o patrimoniali detenute all’estero; i tardivi od omessi pagamenti; le violazioni degli obblighi di monitoraggio fiscale (quadro RW); le irregolarità eventualmente commesse nell’ambito della cosiddetta “voluntary disclosure“.