Si passa dal reddito di cittadinanza all’assegno di inclusione: ecco come cambierà il sussidio per molti italiani secondo le nuove scale di equivalenza.
A gennaio si passerà definitivamente dal reddito di cittadinanza all’assegno di inclusione: già ad agosto di quest’anno questa misura di sussidio è stata sostituita, per molti italiani, dal sostegno alla formazione e al lavoro.
Dall’inizio del prossimo anno, invece, cambieranno le cose per tutte le famiglie che includono soggetti over 60, minori o persone con invalidità. La struttura e il meccanismo del nuovo sussidio restano i medesimi, ma a cambiare sono le scale di equivalenza.
L’assegno di inclusione non spetterà alle famiglie che comprendono tutti soggetti di età compresa tra i 18 e i 59 anni e senza invalidi: per questi nuclei familiari è prevista una misura che avrà 350 euro al mese di sussidio e percorsi di riqualificazione lavorativa e professionale da seguire.
Per una famiglia composta solo da over 60, minori e invalidi le cose cambieranno poco: l’assegno di inclusione ammonterà a 500 euro, con l’eventuale aggiunta di 280 euro come rimborso sulle spese di affitto, per chi possiede un contratto di locazione regolarmente registrato.
Nel caso di famiglie italiane composti da due adulti over 60 la scala di equivalenza sarà di 1,4: moltiplicando i 500 euro di base per 1,4 si otterranno i 700 euro del sussidio spettante. Molto diverso il caso di famiglie composte sia da oggetti occupabili, che fragili: in questo caso emergono le differenze tra reddito di cittadinanza e assegno di inclusione. Pensiamo a quanto riceve attualmente una ragazza madre con un figlio minore: un sussidio di 7.200 euro annui, circa 600 euro al mese, affitto escluso. Il reddito di cittadinanza applica una scala di equivalenza di 1,2.
Con il nuovo assegno la donna percepirà 500 euro al mese come se fosse single, quindi applicando una scala di equivalenza 1, ma solo nel caso in cui abbia oltre 60 anni di età e sia invalida. In caso contrario non percepirà alcun assegno di inclusione. Ipotizziamo ancora il caso di una famiglia italiana composta da tre persone, di cui solo uno over 60: anche in questo caso l’assegno ammonterà a sole 500 euro.
La nuova misura, infatti, è pensata solo per i soggetti over 60 e le maggiori perdite saranno registrate da famiglie composte da 4 adulti, un solo over 60 magari anche invalido. Attualmente le famiglie che rientrano in questa categoria percepiscono circa 1.100 euro al mese.
Con l’assegno di inclusione, invece, verrà considerato fragile solo l’invalido over 60 e occupabili gli altri 3 ed il sussidio passerà a soli 500 euro al mese. Naturalmente per validare questi calcoli c’è bisogno di aspettare che siano confermate le indicazioni e le scale di equivalenza del nuovo assegno di inclusione.