Auto, se circoli con questa hai una multa salatissima: controlla prima di usarla
Tra le varie infrazioni che puoi commettere alle regole del Codice della Strada questa comporta una multa salatissima: ecco quale.
Una recente sentenza della Corte di Cassazione ha cambiato le cose rispetto alla circolazione con un veicolo sottoposto a fermo fiscale.
Un veicolo sottoposto a fermo amministrativo viene posto come garanzia di un debito che non si riesce a restituire: fino a qualche tempo fa non erano previste sanzioni per chi circolava con un veicolo di questo tipo.
Attraverso una circolare dello scorso 22 novembre, esattamente la numero 38917, il Ministero dell’Interno ha rivisto quanto stabilito precedentemente sull’applicazione di sanzioni in caso di circolazione con veicolo sottoposto a fermo fiscale.
Attraverso le circolari precedenti il Ministero non aveva mai parlato di eventuali aumenti rispetto alle sanzioni previste dall’articolo 214 comma del Codice della Strada, ma ora le cose sono cambiate.
Il Ministero dell’Interno cambia tutto: cosa comporta ora circolare con veicolo sottoposto a fermo amministrativo
Il nuovo provvedimento preso dal Ministero dell’Interno prevede che in caso di circolazione con veicolo sottoposto a fermo fiscale sarà il solo conducente ad essere vittima della sanzione e non il proprietario. Non sono previste le sanzioni accessorie, perché in questo caso andrebbe revocata la patente non al conducente, ma al custode del veicolo. In caso di fermo amministrativo non esiste questa figura perché non è nominata in nessun caso.
Un’altra delle sanzioni accessorie consiste nella confisca del veicolo che in questo caso andrebbe in conflitto con il motivo che sussiste alla base del fermo amministrativo, quindi anche questa sanzione risulta non praticabile poiché il veicolo è stato posto a garanzia di un debito del proprietario.
Fermo amministrativo e sanzioni accessorie: perché non si applicano
In merito alla disciplina di questa materia la Corte di Cassazione fa presente che il fermo amministrativo è presentato come una misura prevista a garanzia del credito. Non si tratta, infatti, specificatamente di un provvedimento previsto dal Codice della Strada: non trattandosi di una violazione delle regole che disciplinano la circolazione il Prefetto non potrebbe esercitare nessuna competenza nella sua gestione.
Si tratta di una novità piuttosto importante rispetto al passato. Mentre prima non era possibile punire il conducente alla guida di un veicolo sottoposto a fermo amministrativo, dopo la sentenza della Corte di Cassazione e la circolare del Ministero dell’Interno, il conducente può essere punito, ma non possono essere applicate le sanzioni accessorie. In compenso le multe che vengono applicate possono essere anche molto salate.