730, in questi casi l’Agenzia delle Entrate ti spilla un sacco di soldi: puoi prevenire per non curare
La dichiarazione dei redditi è necessaria per ottenere rimborsi dall’Agenzia delle Entrate: ecco i casi in cui non succede.
Chi compila la dichiarazione dei redditi o 730 lo fa anche per ottenere un rimborso fiscale per le spese sostenute durante l’anno precedente.
Ci sono diverse spese che si possono recuperare, sia quelle che riguardano, ad esempio, le opere di ristrutturazione di casa e chi, invece, scarica le proprie spese sanitarie.
Nel richiedere i rimborsi fiscali, però, a volte si commettono degli errori, mentre altre volte pur presentando la dichiarazione dei redditi il rimborso non arriva.
Ecco quali sono i casi in cui il Fisco trattiene soldi invece di rimborsarli con la conseguenza di un’attesa vana da parte del contribuente di denaro che non arriverà mai.
Come e quando si ottiene il rimborso fiscale sulla dichiarazione dei redditi
Il rimborso fiscale si ottiene quando nel precedente anno il contribuente ha pagato più tasse di quelle effettivamente dovute al Fisco, ma anche perché sono state sostenute molte spese che lo Stato considera detraibili dal punto di vista fiscale. Il rimborso dipende dalle trattenute che il datore di lavoro ha effettuato l’anno precedente a quello in cui si presenta la dichiarazione dei redditi. Se le ritenute IRPEF con l’aggiunta delle trattenute per le addizionali regionali e comunali sono inferiori all’eventuale rimborso spettante, il contribuente prenderà meno di quanto si aspetta.
Se non sono state applicate ritenute e addizionali, o se le detrazioni per lavoro dipendente o carichi di famiglia superano l’imposta pagata, al contribuente non spettano rimborsi fiscali e il contribuente viene definito incapiente. Questa circostanza può essere evitata facendosi, ad esempio, sostenere eventuali spese detraibili ad altri soggetti del nucleo familiare che invece sono capienti dal punto di vista fiscale.
Metodi di pagamento per le spese detraibili da segnalare nel 730
Le spese che possono essere detraibili da un altro soggetto del nucleo familiare possono essere quelle sanitarie, dentistiche, oculistiche e di questo tipo. Queste spese, infatti, possono essere pagate con un meccanismo diverso da quello previsto per avere diritto alla detrazione. Ad esclusione delle spese sanitarie per analisi e visite presso strutture convenzionate con il pubblico, oppure di quelle relative all’acquisto di farmaci in farmacia, infatti, è necessario che tutte le altre spese siano pagate con strumenti tracciabili.
In caso contrario queste spese non potranno essere scaricate dal reddito e ci si ritroverà ad attendere dei rimborsi invano perché l’Agenzia delle Entrate non riterrà detraibili le suddette spese.