Conto deposito, prima di aprirne uno devi sapere una cosa: esiste una somma obbligatoria da pagare che pochi conoscono e ti fa perdere molti soldi
Come gestire un conto deposito: ecco le cose che devi sapere per non rischiare di commettere errori e perdere denaro.
Si sente sempre più spesso parlare dell’importanza dei conti deposito, ma non tutti sanno che su questo genere di conti vige un’imposta obbligatoria.
L’imposta di bollo è un’imposta indiretta che deve essere corrisposta allo Stato ed è dovuta sulle somme vincolate che danno diritto a ricevere degli interessi.
Si tratta di un’imposta che viene applicata in maniera proporzionale: in pratica più alta sarà la somma vincolata, più alto sarà l’importo dell’imposta di bollo su conto deposito.
Questa imposta corrisponde allo 0,2% (due per mille) calcolato sulla somma vincolata ed è necessario corrisponderla ad ogni ricezione di rendiconto bancario.
Differenze tra imposta di bollo sul conto deposito e imposta di bollo sul conto corrente
L’imposta di bollo sul conto deposito si differenzia da quella sul conto corrente: quest’ultima, infatti, non è dovuta se la giacenza media è inferiore ai 5.000 euro. Nel primo caso la tassa è dovuta sempre, indipendentemente dalla giacenza, a meno che questa sia pari a zero. Nel caso dei conti corrente l’imposta di bollo consiste in una tassazione fissa nella misura di 34,20 euro ogni anno (per persone fisiche) o di 100 euro (in tutti gli altri casi).
L’imposta di bollo su conto deposito è detta tassa proporzionale, perché si applica sulle somme vincolate in modo proporzionale. Questo vale anche per i libretti di risparmio e tutti gli strumenti bancari che prevedono il vincolo di una somma di denaro finalizzato a ricavare un guadagno derivante dagli interessi.
Come calcolare l’imposta di bollo sui conti deposito al momento della rendicontazione bancaria
Per calcolare l’imposta di bollo sui conti deposito si procede ad applicare sulle somme vincolare un valore dello 0,20%. Questo il calcolo da eseguire: (Somme vincolate/100) x 0,2 = imposta di bollo sul conto deposito dovuta. L’imposta di bollo si paga al momento della rendicontazione bancaria, che può essere mensile, trimestrale, ma anche semestrale o annuale.
Non è tutto: l’imposta di bollo viene calcolata anche in base al periodo di vigenza del conto deposito. Nel caso in cui questo sia aperto solo per una parte dell’anno, l’imposta sarà proporzionale a questo periodo. Esistono anche dei limiti di importo su cui può essere applicata l’imposta di bollo sul conto deposito. In particolare bisogna precisare che il conto deposito può essere intestato a persone fisiche o persone giuridiche. Per le prima non esiste un limite massimo all’imposta di bollo, mentre per le persone giuridiche il limite massimo è di 14.000 euro.