Questo investimento frutta fino a 7mila euro ma tutti li sottovalutano: non farlo anche tu, meglio informarsi subito
Prima di procedere con un investimento dovresti sapere quale può essere il rendimento: ecco come scoprirlo.
Si sente spesso parlare di rendimenti sul reddito fisso, come di guadagni che variano in base alle dinamiche del mercato: nel presente e nell’immediato futuro i trend sono decisamente in crescita.
I rendimenti sui titoli seguono lo schema dello step-up, cioè crescono all’aumentare del periodo di possesso del titolo, ma esistono delle differenze notevoli tra BTP e BFP: i primi sono utili per una rendita periodica, mentre nei secondi gli interessi arrivano solo con il rimborso del titolo.
Il buono ordinario cartaceo viene rimborsato unicamente in un’unica soluzione, mentre nel caso del titolo dematerializzato il titolare può decidere se riscattare tutto l’importo o solo una parte di esso, nell’ordine di somme da 50 euro e multipli.
I BFP si configurano come strumenti che non hanno costi di sottoscrizione, di gestione o rimborso finale, ad eccezione delle spese fiscali che consistono in una ritenuta del 12,50% sugli interessi attivi e in un’imposta di bollo.
Quanto rendono i BFP: l’aumento delle percentuali del tasso di interesse
I BFP sono strumenti di investimento garantiti dallo Stato e non sono sottoposti al rischio di mercato: non si rischia di essere rimborsati per un capitale inferiore a quello che ci si aspetta, che corrisponde al valore nominale versato più gli eventuali interessi. Da circa un mese a questa parte il rendimento annuo lordo a scadenza del buono ordinario è stato aumentato: si è passati dal 2,50% all’attuale 3,00%.
Investendo un capitale iniziale di 10.000 euro si ottengono le seguenti percentuali di rendimento:
- 0,50% alla fine del 1° anno e nel 2°;
- 0,75% nel 3° e 0,94% nel 4° anno;
- 1,15% nel 5° anno;
- 1,29% nel 6° anno;
- 1,39% nel 7° anno;
- 1,59% nell’8° anno;
- 1,75% nel 9° anno;
- 1,87% nel 10° anno;
- 1,97% nell’11° anno.
Il rendimento di un buono ordinario con un investimento iniziale di 10.000 euro
A partire dal dodicesimo anno il rendimento effettivo lordo annuo si attesta in modo stabile al di sopra del 2%, nello specifico il tasso di interesse cresce così:
- 2,06% nel 12° anno;
- 2,13% nel 13° anno;
- 2,21% nel 14° anno;
- 2,33% nel 15° anno;
- 2,43% nel 16° anno;
- 2,58% nel 17° anno;
- 2,71% nel 18° anno;
- 2,83% nel 19° anno.
Nell’ultimo anno di vita del buono, che come sappiamo scade dopo venti anno, il tasso d’interesse arriva al 3,00% annuo lordo. Facendo qualche rapido calcolo chi investe oggi circa 10.000 euro in un buono di questo tipo arriverà ad incassare una somma finale di 17.043,19 € (al netto della sola ritenuta) nell’estate 2043. Dati piuttosto confortanti per i piccoli risparmiatori italiani che mirano ad ottenere dei rendimenti importanti investendo i soldi che hanno messo da parte per il futuro.