Pensioni, lo strumento per dire addio al lavoro fino a dieci anni prima: devi proprio conoscerlo
Pensione, puoi anticiparla anche di 10 anni, ecco come fare.
In molte persone sognano ad occhi aperti il fatidico momento di andare in pensione per potersi godere maggiormente i piccoli piaceri della vita, quindi potersi dedicare alle proprie passioni e godere dell’affetto dei proprio cari. Altri ancora non vedono l’ora di poterlo fare per darsi al volontariato e ai viaggi. Qualsiasi sia il motivo, c’è da dire che l’attesa sia sempre alta.
Tuttavia sovente è davvero grande la delusione di coloro che, dopo i dovuti conti, si rendono conto che resta solo un’autentico miraggio, dal momento che non hanno maturato anni di lavoro sufficienti, con contributi versati, per poterlo fare. Altri ancora scoprono che sebbene sia concesso loro di andare in pensione lo possono fare percependo una cifra toppo bassa per vivere in maniera decorosa.
Insomma, la questione è assai spinosa e difficile da affrontare. Tuttavia esisterebbe un sistema che ci permetterebbe di andare in pensione con un largo anticipo, addirittura fino a 10 anni prima dalla data pensata. È tutto regolare e decisamente accattivante, peccato che siano ancora pochissime le persone che lo conoscano e che possano aver valutato di metterlo in pratica o meno.
Stiamo parlando della RITA, che è un acronimo che sta a significare Rendita Integrativa Temporanea Anticipata. È stata introdotta per la prima volta in assoluto dalla Legge Del Bilancio per il 2018. Si tratta in poche parole di una prestazione per l’appunto pensionistica che gode di un regime fiscale decisamente favorevole.
Di che cosa si tratta
La RTA è anche da vedersi come una misura di acuto sostegno al reddito per tutti coloro che sono rimasti disoccupati durante il periodo che mancherebbe al raggiungimento dei requisiti anagrafici tali per la pensione di vecchiaia obbligatoria. Il primo step da affrontare per potervi accedere è avere in precedenza aderito a un fondo di previdenza complementare.
Tuttavia è possibile farlo solo in alcune determinate forme. Quali sono? I fondi chiusi di origine negoziale, quindi istituiti nell’ambito della contrattazione collettiva, oppure i fondi aperti istituiti da banche, nonché imprese di assicurazioni, società di gestione del risparmio e di intermediazione mobiliare.
I requisiti fondamentali
Parliamo poi di fini pensionistici individuali gestiti espressamente con contratti di assicurazione sulla vita con finalità previdenziale. Quest’ ultimi devono essere nella prassi alimentati dalle quote TFR del lavoratore, che sono maturate a cadenza mensile, nonché dalla contribuzione sia del lavoratore stesso che del lavoro. Inoltre si devono essere maturati almeno 20 anni di contribuzione all’interno del regime pensionistico obbligatorio di appartenenza nella data in cui si pone la richiesta per ottenere la RITA.
Gli altri requisiti riguardano il fatto di maturare l’età anagrafica necessaria per la pensione di vecchiaia sempre all’interno del regime obbligatorio di appartenenza entro e non oltre i 5 anni successiva alla domanda. Inoltre i richiedenti devono essere iscritti alle forme pensionistiche complementari da almeno 5 anni. Per ulteriori informazioni è opportuno consultare sempre l’Inps.