Ci sono mercati in continua espansione, come quello dei fossili di dinosauro: come investire in questo inedito settore e quanto si guadagna?
Il mercato dei fossili di dinosauro è uno di quelli che si sta espandendo maggiormente negli ultimi anni: tutto è cominciato nel 2018 quando una casa d’asta francese ha venduto uno scheletro quasi intero di dinosauro per 2,4 milioni di dollari.
Nel 2020, poi, è stata toccata la cifra record di 31,8 milioni di dollari per la vendita di un fossile di dinosauro, un t-rex quasi completo che ha sbalordito tutti.
I fossili di dinosauro sono molto richiesti soprattutto all’interno del filone del collezionismo di lusso: sono molti i privati che vogliono accaparrarsi beni archeologici di enorme valore.
L’investimento nei fossili permette un margine notevole di guadagno, ma permette anche il sostegno del settore scientifico: ci sono musei e strutture apposite che non hanno i fondi per conservare ossa di dinosauro che altrimenti verrebbero rovinate dai fenomeni atmosferici.
I cacciatori di fossili hanno il merito di disincentivare il mercato illegale dal momento in cui il coinvolgimento delle case d’asta permette il controllo sulle ossa vendute e i commercianti illegali non possono rivendere esemplari ottenuti in modi illeciti. Con questa motivazione si mettono all’asta esemplari rari dal grande valore sia economico che scientifico, basti pensare all’esemplare di dinosauro venduto nel 2021 per 7,7 milioni di dollari o il t-rex nero “Tristan” che è stato venduto ad un banchiere danese che lo ha poi passato al museo di Berlino.
Ci sono molti dubbi sull’eticità dell’acquisto di fossili di dinosauro. Pensare che degli elementi di studio così importanti siano in mano a privati che li acquistano per il semplice gusto di possederli lascia interdetti, ma c’è da far notare che spesso ad acquistare queste rarità sono prima di tutto gli stessi musei o privati che decidono di mettere a disposizione della ricerca scientifica i fossili comprati.
Gli esperti del settore si dividono tra chi teme la privatizzazione di un bene culturale e di ricerca e chi si convince della necessità di una collaborazione tra scienziati e privati affinché non si perdano scheletri di dinosauro importanti.
Sempre più spesso, infatti, le istituzioni e gli organi di ricerca non possiedono abbastanza fondi per gli scavi e altrettanto spesso manca l’intervento dello Stato ai fini della ricerca: i privati sono quindi chiamati ad effettuare un investimento che possa portare profitto sia da un punto di vista culturale che economico.