Ristrutturazione, non sottovalutare questo costo: incide tantissimo sul prezzo finale
Vuoi ristrutturare casa? Occhio a non sottovalutare un aspetto. È un errore che per la verità fanno in molti.
Dare un bel refresh ai propri armadi e al proprio look è sinonimo di cambiamento, nonché talvolta di crescita. Si dice poi che quando le donne decidono di farlo, soprattutto per quanto concerne i capelli, è perché hanno un nuovo amore o perché vogliono dare un taglio netto alla vita passata.
Capita però che lo si voglia fare sia per quanto concerne la propria abitazione primaria che secondaria. Siamo soliti pensarlo sia quando è vecchia che quando ci appare fuorimoda. Altre volte lo facciamo perché sentiamo l’esigenza di possedere uno spazio in più o di farlo occupare ad altre persone, che non appartengono al nostro nucleo familiare, dunque di mettere dei divisori.
Tuttavia quando si parla di ristrutturare bisogna capire che non si tratta di qualcosa né di troppo rapido, né tantomeno economico. Insomma, non sarebbe una decisione da prendere all’improvviso né a cuor troppo leggero. Cominciamo con il dire che i costi sono al metro quadro e sono variabili.
Non per nulla sono per la verità non solo le dimensioni della nostra casa a determinare il costo, ma anche altri fattori che vanno presi in seria considerazione. Ad esempio bisogna pensare al luogo in cui sorge e alle sue condizioni iniziali. Dunque prima di partire in quarta è fondamentale fare un sopralluogo immediato per comprendere gli interventi da eseguire, quindi definire la portata della ristrutturazione.
Quel che determina i reali costi
Chiaramente poi c’è da tirare in ballo la qualità dei materiali che si vogliono utilizzare. In ogni caso, dati alla mano, per una ristrutturazione di media portata si può stimare una stima complessiva tra i 20 e i 30.000€ per una casa di 40 mq. Le cifre però possono notevolmente salire nel caso di case più grandi che raggiungono a livello di grandezza i 100 fino ad arrivare a 130 mq.
Parliamo qui di 60 e 80.000€ che dovremo sganciare. Altro aspetto da tenere in viva considerazione è la burocrazia, che in Italia non va molto veloce. Oltre a ciò dobbiamo avere ben chiari i documenti che dobbiamo presentare. Quali sono? Il permesso di costruire, quindi la comunicazione l’inizio lavori asseverata o non asseverata, oltre che la segnalazione certificata di inizio attività.
Le sostanziali differenze
La prima è necessaria quando bisogna ristrutturare casa eseguendo interventi che non interessano le parti strutturali dell’edificio, ma che sono finalizzate a conservare l’immobile e assicurare una sua completa funzionalità. Il suo contrario, ovvero la comunicazione di inizio dei lavori non asseverata, persegue le stesse finalità, ma non prevede la firma di un tecnico.
La segnalazione certificata ad inizio di attività va invece richiesta in tutti quei casi che richiedono interventi di manutenzione straordinaria e lavori di restauro, nonché risanamento conservativo, che riguardino le parti strutturali dell’edificio, così come varianti a permessi di costruzione e/o interventi di ristrutturazione edilizia.