Pensione minima, tutto stravolto: lo scenario futuro cambia totalmente | Devi essere pronto a tutto
Pensioni minime in incremento fino a 1.000 € al mese? Scopriamo cosa debbono aspettarsi i pensionati nei prossimi anni.
Che cos’è la pensione minima? Iniziamo innanzitutto da questo quesito, poiché non tutti probabilmente sanno esattamente di cosa si stia parlando. Di fatto essa è una integrazione, che spetta a quei pensionati il cui assegno previdenziale non raggiunge una determinata soglia.
Al momento in cui scriviamo, la pensione minima è pari a 600 € (per la precisione, 599,62 €). Grazie infatti a quanto previsto con la Legge di Bilancio 2023, con l’assegno di luglio l’integrazione al minimo salirà, dai precedenti 525 €, di un 14% circa. Facciamo un esempio per capire come funziona.
Se ricevo un assegno previdenziale, diciamo, pari a 400 €, sono soggetto all’integrazione al minimo. Ciò significa che lo Stato aggiungerà altri 200 € al mio reddito netto previdenziale mensile. Ma attenzione: ciò non significa che tutti i pensionati riceveranno questo adeguamento. Per poter usufruire dell’integrazione è infatti indispensabile aver compiuto i 75 anni di età.
Non solo: soltanto chi è andato in pensione con il sistema retributivo o misto – e con almeno vent’anni di contribuzione – potrà godere dell’agevolazione. Restano fuori dall’adeguamento quindi moltissimi pensionati, o perché troppo giovani o perché in quiescenza successivamente al 1996.
A quando la pensione minima a 1.000 € per tutti?
L’obiettivo del governo Meloni sarebbe quello di omaggiare il defunto ex premier Silvio Berlusconi rendendo realtà una sua nota ed apprezzata idea dell’ultima campagna elettorale: portare le pensioni minime a 1.000 € al mese. La domanda è: succederà nel 2024? Per quanto ad oggi ne sappiamo, molto probabilmente tale traguardo slitterà.
Il costo della riforma, pur coinvolgendo una platea di pensionati ridotta, è certamente non di poco conto. Al fine di rendere il tutto sostenibile, essa dovrà necessariamente combinarsi con altre riforme strutturali, al fine di drenarvi le risorse economiche sufficienti.
700 € nel 2024, 1.000 € nel 2026?
Ricostruzioni piuttosto attendibili sembrano indicare il percorso seguente, al fine di raggiungere l’obiettivo della pensione minima a 1.000 € per tutti gli over 75 che ne posseggono i requisiti. Il primo passaggio, nel 2024, dovrebbe esser quello di portare l’assegno di integrazione a 700 €. Gli ulteriori 300 € rimanenti potrebbero essere integrati – un po’ alla volta o in un blocco solo – entro la fine della legislatura, ossia entro il 2026.
E’ auspicabile che tale misura vada in porto, ma non possiamo dimenticare che si tratta di una platea che supera di poco i due milioni di persone. Mentre è circa la metà dei pensionati (il 44,1%) a vivere comunque al di sotto della soglia di povertà. Qualcosa si suppone andrà studiato anche per tutti gli altri.