Economia e Finanza

Allarme povertà, alcune regioni italiane rischiano grosso: la crisi c’è ancora e si vede

famiglia povertà- finanzarapisarda.com

Non accenna a scomparire la crisi che ha colpito l’economia italiana e trascinato diverse famiglie sotto la soglia della povertà: ecco cosa sta succedendo.

Il Governo Meloni ha provato a mettersi subito all’opera provvedendo ad approvare misure importanti per la vita degli italiani, cominciando dal lavoro.

I dati raccolti sul fronte dell’occupazione sembrano delineare un quadro decisamente più positivo rispetto a quello che ha caratterizzato il Bel Paese negli ultimi anni.

Secondo l’ultimo report Istat di maggio la percentuale di cittadini italiani attivi è salita al 61,1%, mentre le persone in cerca di lavoro sono diminuite dello 0,7% rispetto ad aprile 2023.

Guardando al livello di disoccupazione poi, si registra un calo, con una percentuale attestatasi ora intorno al 7,8%. Nel dettaglio il livello di disoccupazione giovanile è adesso al 20,4%.

Povertà al Sud Italia: ecco i dati raccolti dall’Istat

Mentre crescono i dati legati all’occupazione non accenna a diminuire, invece, il tasso di povertà degli italiani. In molte zone del Paese si trovano famiglie che vivono una condizione di povertà assoluta. Le statistiche sono davvero poco rassicuranti e raccontano di un futuro decisamente incerto e instabile per numerosi nuclei familiari. In particolare ad essere preoccupanti sono i dati derivanti dall’ultimo studio pubblicato dalla Caritas, che ha registrato la presenza degli individui in forte difficoltà economica tra le varie aree d’Italia.

Quello che emerge è un grave aggravio dello status patrimoniale della popolazione italiana, con riferimento particolare al Mezzogiorno. Nel 2022 la percentuale delle famiglie povere presenti al Sud si attestava intorno al 10%, mentre oggi il dato registrato è salito al 13,2%, considerando Campania, Calabria, Molise, Puglia e Basilicata.

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Famiglie italiane più povere al Nord che al Centro: le percentuali preoccupanti

Risalendo lungo la Penisola si raccolgono altri dati. Nel Centro Italia, considerando i territori della Toscana, delle Marche, dell’Umbria, dell’Abruzzo e del Lazio, la povertà assoluta si attesta intorno ad una percentuale del 7,3%. Questo è il dato più incoraggiante, migliore in media rispetto a quello registrato nel Nord Italia.

Nel settentrione i dati si dividono tra Est e Ovest. Nella zona che comprende il Veneto, il Trentino-Alto Adige e il Friuli-Venezia Giulia, la percentuale di famiglie che vivono in situazione di povertà assoluta è dell’8,6%. I territori della zona Ovest, che comprendono l’Emilia e il triangolo industriale tra Genova, Milano e Torino, fanno registrare un 8% di povertà. Cosa succederà nei prossimi mesi? Si dovrà attendere l’effetto dei provvedimenti che sono stati presi negli ultimi tempi per capire se la situazione delle famiglie italiane possa migliorare notevolmente.