E’ tempo di dichiarazioni: ma quali novità sono presenti nel modello Redditi Società di Persone 2023? Scopriamolo assieme.
C’è tempo sino al prossimo 30 novembre 2023 per presentare la dichiarazione dei redditi da parte delle società di persone. Come è noto tali società sono caratterizzate dall’essere in esse prevalente l’elemento soggettivo, piuttosto che il capitale.
Nelle società di persone (SP), si potrebbe dire, sono i soci a fare la differenza, non i soldi. Tra le più comuni SP del nostro ordinamento possiamo annoverare le società semplici (ss), le società in nome collettivo (snc) e le società in accomandita semplice (sas).
Caratteristica essenziale delle società di persone è il fatto che la responsabilità dei soci non è limitata. Costoro infatti rispondono in solido – con varianti ed eccezioni che qui non è il caso di approfondire – ossia anche con il proprio patrimonio personale. E’ il contrario per le società di capitali, come ad esempio le Srl (società a responsabilità limitata), nelle quali i soci rispondono solo nei limiti delle quote di capitale versato.
Il nuovo modello Redditi Società di Persone 2023 è stato approvato definitivamente dall’Agenzia delle Entrate lo scorso 28 febbraio. In esso sono presenti alcune importanti novità che è bene conoscere sin da subito.
Il nuovo modello si presenta con lo stesso frontespizio dello scorso anno, più venticinque quadri da compilare. Le principali novità riguardano i quadri RT (Plusvalenze di natura finanziaria), RQ (Altre Imposte) ed RN (Redditi della società o associazione da imputare ai soci o associati).
Nella sezione II-B del quadro RT viene introdotta per la prima volta l’area relativa alle “plusvalenze derivanti dalla cessione di cripto-attività“. Sulle cripto-attività ritorna anche la sezione VIII dello stesso quadro, nel quale va inserito il cosiddetto “valore normale“, ossia la quotazione delle cripto-valute al termine dell’esercizio.
Nel quadro dedicato alle altre imposte (RQ) la Sezione XXIV introduce la possibilità di liquidare le imposte sostitutive relative alle operazioni di assegnazione o cessione dei beni ai soci. Altra novità è la Sezione XXV, che offre la possibilità di assoggettare ad imposta sostitutiva gli utili non ancora distribuiti che derivano dalla partecipazione in soggetti residenti in Stati a regime fiscale privilegiato. Si può inoltre optare per l’imposta sostitutiva, grazie alla Sezione XXVI, anche sui redditi derivanti da cessione o rimborso di quote o azioni di OICR (organismi di investimento collettivo di risparmio).
Infine, i crediti d’imposta presenti nel quadro RN. Le novità riguardano il “social bonus“, ossia il credito fiscale relativo alle erogazioni liberali nei confronti degli ETS che si occupano di riqualificazioni di immobili pubblici in disuso o confiscati e il credito d’imposta relativo alle erogazioni liberali verso le Fondazioni ITS Academy, scuole di eccellenza che erogano corsi post diploma.