Aumenti in vista per le assicurazioni auto: ecco come difendersi dai rincari che mettono a dura prova le famiglie italiane.
Dopo il caro bollette le famiglie italiane devono fare i conti anche con i rincari delle assicurazioni auto, che sono nuovamente in aumento dopo la diminuzione degli ultimi anni. Il rincaro si somma a quello che ha coinvolto le utenze domestiche e i generi alimentari.
Nei primi tre mesi di quest’anno il prezzo medio pagato per l’assicurazione R.C. auto è stato di 368 euro: si è registrato così un aumento del 4% su base annua che è stato rilevato dall’IVASS.
Il Codacons ha denunciato che le tariffe assicurative sono cresciute in modo molto netto, andando a gravare sui bilanci familiari dal momento che si tratta di una voce di spesa obbligatoria per ogni famiglia, una spesa a cui non è possibile rinunciare.
I rincari si sono fatti sentire anche nelle ultime settimane: l’Istat ha fatto registrare a maggio un aumento del +2,6% su base annua per le assicurazioni sui mezzi di trasporto: si tratta di aumenti più consistenti rispetto a quello emersi dallo studio Ivass raggiungendo il +8,7%.
Attualmente la scelta più conveniente resta quella della scatola nera che consiste nell’installazione di sistemi telematici sul veicolo, pensati appositamente per registrare in memoria i chilometri percorsi e tutte le azioni occorse durante la guida. La riduzione del premio si è attuta sul 22,1% delle polizze R.C. Auto stipulate nel 2022 che hanno avuto come oggetto l’installazione di una scatola nera. Soprattutto al Sud si sono registrati sconti importanti, come sottolinea l’Istituto di vigilanza per le assicurazioni: il 36% ha scelto di risparmiare installando la scatola nera.
Ci sono poi alcune novità da inizio marzo: è attivo PreventIVASS, un comparatore dei premi assicurativi “pubblico”, che è consultabile liberamente online. Stando ai dati raccolti questa consultazione ha avuto conseguenze positive, come si evince dal numero di preventivi generati: nei primi tre mesi dell’anno sono stati circa 22 milioni, a fronte dei 3 milioni dei quattro mesi precedenti.
Quali sono le criticità che sono state riscontrate su questo comparatore? Confrontando i prezzi con quelli che vengono effettivamente applicati ai contratti assicurativi sulla stessa targa, quello che si evince è che in molti casi il premio pagato dall’assicurato è inferiore al preventivo proposto su PreventIVASS. Questo succede perché non sono applicati gli sconti commerciali praticati dalla compagnia assicurativa di riferimento.
Ci si chiede a questo punto come mai tra le varie offerte sul comparatore dei prezzi non compaiono quelle di molte aziende importanti. Il presidente IVASS si augura che ci possano essere presto nuove iniziative per valorizzare questo comparatore che risulta essere molto utile per i consumatori.