Comproprietà immobiliare, altro che risparmio assicurato: ti diciamo la verità di cui nessuno parla
La comproprietà immobiliare presenta numerosi svantaggi: ecco cosa bisognerebbe sapere prima di sceglierla.
Quando si parla di comproprietà immobiliare si fa riferimento alla proprietà di un immobile divisa in due o più quote che sono assegnate ad altrettanti intestatari.
Chiunque può decidere di dare luogo ad una comproprietà immobiliare, acquistando un immobile insieme ad un’altra persona, anche quando non sono presenti legami di sangue.
La comproprietà immobiliare si verifica attraverso l’acquisto con partecipazione diretta dei due intestatari o con atto successivo nel momento in cui una delle due persone subentra dopo l’acquisto attraverso un atto di vendita o una donazione.
In alcuni casi la comproprietà dell’immobile può derivare da un atto precedente, come una dichiarazione in contratto preliminare o la comunione dei beni di un matrimonio.
Comproprietà immobiliare: quali sono i vantaggi dell’acquisto condiviso
La comproprietà immobiliare presenta alcuni vantaggi legati soprattutto alla questione spese: comprare casa in due permette di risparmiare notevolmente sulla cifra da sborsare per l’immobile. In questo caso le somme da dividere riguardano l’anticipo, le rate del mutuo, le imposte e gli oneri notarili, oltre a tasse e costi di mantenimento legati alla proprietà.
Nel caso in cui la casa sia cointestata tra persone che condividono un legame da parentela alla morte di uno dei due soggetti non ci saranno spese di successione da pagare: un bel risparmio su tutti gli eventuali passaggi di proprietà.
Svantaggi della comproprietà immobiliare: cosa c’è da sapere per tutelarsi
La comproprietà immobiliare comporta tanti svantaggi, che dovrebbero essere conosciuti prima di effettuare l’acquisto. Ad esempio, in caso di pignoramento, il giudice potrebbe decretare il sequestro e la vendita forzata all’asta della casa condivisa: alla parte non coinvolta sarebbe tolto l’immobile e restituita unicamente la propria quota dopo la vendita. La comproprietà comporta l’accordo su tutte le decisioni che riguardano l’amministrazione ordinaria e straordinaria: non sempre si trova una scelta comune su interventi che riguardino la casa, che siano piccoli o grandi.
Un altro problema riguarda l’eredità: quando uno dei due cointestatari viene a mancare la sua parte dovrebbe passare agli eredi che potrebbero essere più di uno. Tutto questo comporterebbe una serie di difficoltà sul breve e sul lungo periodo: pensate alla gestione di una casa cointestata tra molti soggetti che dovrebbero trovare un accordo su ogni scelta che riguarda la proprietà. Ci si potrebbe trovare a dover gestire una casa passata di generazione in generazione insieme ad un gruppo estremamente ampio di parenti di vario tipo.