Proroga IVA, non tutti trarranno vantaggi dalle nuove scadenze: non è tutto oro ciò che luccica
Sono stati prorogati i termini di scadenza per il versamento Iva e Irap: ecco per quali categorie di contribuenti.
Attraverso un comunicato diramato il 14 giugno 2023, il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha fatto slittare i termini per il versamento Iva e Irap, precedentemente fissati al 30 giugno 2023.
Sono state quindi accolte le richieste dei professionisti in merito alle necessità di proroga dopo la pubblicazione in ritardo dei nuovi indici correttivi Isa (Indici sintetici di affidabilità fiscale).
Non solo: i commercialisti avevano chiesto uno slittamento di scadenze anche per limitare i danni dell’ingorgo fiscale di giugno e per imparare ad utilizzare il nuovo software “Il tuo Isa”.
Il Consiglio Nazionale Commercialisti ha avanzato delle richieste che sono state ritenute congrue e che hanno trovato accoglienza nel comunicato n° 98 che conferma lo slittamento dei termini.
Chi può usufruire della proroga del versamento Iva
In particolare il comunicato Mef numero 98 spiega quali sono gli ambiti di applicazione della proroga dei versamenti Iva e delle dichiarazioni dei redditi, Iva e Irap. Quali sono i soggetti che potranno usufruire di questa proroga? L’elenco comprende i soggetti Isa, quei contribuenti che sono tenuti alla compilazione dei questionari sugli Indici sintetici di affidabilità fiscale, i soggetti con cause di esclusione ISA compresi quelli che si avvalgono del regime di cui all’articolo 27, comma 1, del decreto-legge n. 98 del 2011, cioè il regime agevolato contribuenti minimi, i contribuenti in regime forfetario e partecipanti in società, associazioni e imprese ai sensi degli articoli 5, 115 e 116 del TUIR soggette agli ISA .
Il comunicato precisa quali saranno i nuovi termini dei versamenti delle somme risultanti dalle dichiarazioni dei redditi, Irap e Iva, che erano prima previsti in scadenza al 30 giugno 2023. I pagamenti dovranno essere effettuati adesso entro il 20 luglio 2023, senza alcuna maggiorazione ed entro il 31 luglio 2023, applicando una maggiorazione dello 0,40 per cento.
Quali sono i pagamenti per i quali è prevista la proroga
Alla data del 20 luglio slittano il pagamento del diritto camerale e tutti i saldi 2022 ed eventuali primi acconti 2023 delle seguenti tasse: Irpef, Ires, Irap; addizionale comunale Irpef; addizionale regionale Irpef; cedolare secca; imposte sostitutive o addizionali che seguono gli stessi termini previsti per le imposte sui redditi.
Al 20 luglio 2023 sono slittati anche i pagamenti del saldo 200 e l’eventuale primo acconto 2023 dell’IVIE e/o dell’IVAFE nonché il saldo 2022 e primo acconto 2023 dei contributi INPS della gestione separata e dell’eventuale eccedente il minimale per artigiani e commercianti. Tutti i contribuenti esclusi da queste categorie non potranno usufruire della proroga prevista e confermata dal comunicato Mef degli ultimi giorni.