Basta file infinite, arriva lo strumento della Pubblica Amministrazione che azzera tempi e costi: di cosa si tratta
Finalmente il sogno di tantissime persone si è avverato. Potranno infatti dire un secco e avvincente no alle lunghissime ed estenuanti code agli sportelli.
No, non è solo un miraggio né un sogno e nemmeno una delle tante ipotesi. La notizia è certa e pertanto si può già incominciare a festeggiare e tirare un bel sospiro di sollievo. Da oggi, o meglio già da diversi giorni, sebbene ancora non tuti gli italiani ne sono a conoscenza, si potrà porre fine alla tanto odiate code.
Ciò è un vero toccasana non solo per il fisico, ma anche per la mente, già provata da tanti problemi e infinito stress. Con l’arrivo dell’estate e della tanto odiata umidità non è d’uopo poi stare tanto tempo in luoghi affollati o sui marciapiedi per aspettare il proprio turno, rischiando così di trascorrere poi intere giornate in loco.
Per salutare tutto ciò, a partire dal 6 luglio 2023, è nata l’INAD, che è l’acronimo dell’Indice Nazionale dei Domicili Digitale. Ciò riguarda le persone fisiche, i professionisti, ma anche altri enti di diritto privato non tenuti all’iscrizione in albi, elenchi o registri professionali nel registro delle imprese.
In poche parole tutto ciò sta a significare che i cittadini possono loro stessi registrare sul sito dell’INAD il proprio domicilio digitale, con tanto di indirizzo pec, però attivato in precedenza. Qui potranno ricevere tutte quante le comunicazioni ufficiali che arrivano da parte della Pubblica Amministrazione.
Chi ne avrà diritto?
Onde evitare fastidiosi fraintendimenti che non portano da nessuna parte, vi diciamo chiaro e tondo chi può registrare la pec all’INAD, Stiamo parlando di persone fisiche e maggiorenni, che hanno già compiuto 18 anni di età, oltre che i professionisti che svolgono una professione non organizzata in albi, ordini o collegi. Infine, possono farlo gli enti di diritto privato, non tenuto all’iscrizione nell’INI-PEC.
In poche parole, grazie a INAD, tutte, ma proprio tutte, le comunicazioni da parte della Pubblica Amministrazione con valore legale, come, tanto per fare degli esempi al riguardo, accertamenti, verbali di sanzioni amministrative, detrazioni fiscali e rimborsi, verranno, in men che non si dica, inviate nella casella di posta email, ovviamente la pec, indicata dal cittadino.
Ecco come procedere
Le notifiche avverranno in tempo reale. Chiaramente con il fatto di poter contare sul digitale non potranno esserci ritardi o problemi di mancato recapito. Inoltre si potrà risparmiare, oltre che tanto tempo, molti costi, riferiti ad esempio alla carta e all’invio tramite posta ordinaria. Chiaramente ciò è un toccasana non solo per il cittadino ma anche per chi lavora nella Pubblica Amministrazione.
Per iscriversi all’INAD bisogna andare sul sito ufficiale quindi accedere o con lo Spid, o con la carta identità elettronica, oppure con la carta dei servizi, quindi inserire il proprio recapito certificato. Ora basta che inserire il proprio indirizzo pec e seguire gli ultimi step. Ed ecco che l’iscrizione è effettuata!