Banca Mediolanum, la verità sul suo futuro dopo la morte di Berlusconi: nessuno immaginava sarebbe andata così
Dopo la morte di Silvio Berlusconi, oltre a parlare della sua eredità, molti si domandano che cosa succederà alla Banca Mediolanum. Ecco tutto quel che c’è da sapere.
Ora che sono stati celebrati i anche i funerali di Silvio Berlusconi e istituito il Lutto Nazionale, si parla a spron battuto dell’eredità e di come sarà suddiviso il ragguardevole patrimonio dell’imprenditore italiano. Chiaramente nel mirino ci sono le Reti Mediaset, per le quali il figlio secondogenito Pier Silvio da molti anni a questa parte ricopre il complesso ruolo di AD.
Tuttavia c’è anche da pensare ad altro, come l’eredità politica dell’ex Premier, che certamente sarà raccolta dall’ultima donna che ha amato in vita, ovvero Marta Fascina. Nonostante ciò, in molti ora si stanno chiedendo che cosa accadrà a Banca Mediolanum. Si tratta di un progetto fondato negli Anni ’80 dallo stesso Silvio e da Ennio Doris.
Il 40% delle quote societarie sarebbe in mano alla famiglia Doris, mentre Fininvest ne detiene il 30%. Il restante 30% è invece proprietà di soci terzi. Tra l’altro oggi, dati alla mano, i famosi 250 milioni in lire messi sul piatto da Silvio come investimenti agli inizi degli Anni ’80, oggi valgono la bellezza di 1,8 miliardi di euro.
Insomma, è stato molto intelligente anche in tale direzione il Cavaliere, dimostrando di essere molto lungimirante in termini monetari. Pensate che Banca Mediolanum a partire dal 2013 ha generato solo per Fininvest la bellezza, a livello di utili, di 900 milioni di euro. Si tratta certo di cifre considerevoli, ma la domanda che ora in molti si pongono è una sola in particolare.
Il grande dilemma e la risposta
Ora che Silvio non c’è più, chi gioverà del 30% delle sue quote? Ci saranno grandi ripercussioni sul futuro di Banca Mediolanum? A quanto pare no! A chiarire meglio la situazione è stato Massimo Doris, CEO della banca. Lo ha fatto facendo leva su un aneddoto fino ad oggi rimasto sconosciuto ai più.
Il fatto è avvenuto abbastanza di recente nella meravigliosa villa di Arcore del compianto Silvio, nel corso di una cena a cui erano presenti anche i figli. In quella situazione lo stesso Cavaliere aveva chiarito, in maniera molto netta, come sarebbero andate le cose. “Nell’occasione di questo incontro ad Arcore, Berlusconi e con lui tutti i suoi figli, hanno voluto ringraziare per i risultati raggiunti da Mediolanum e ribadire l’intenzione di procedere sulla linea finora tracciata e non voler toccare nulla nell’azionariato”.
Un lieto fine per tutti
Questo è quanto ha rivelato da Massimo Doris nel corso di un’ intervista rilasciata a Il Sole 24 Ore. Dunque nessuno cambiamento all’interno di Banca Mediolanum, come invece molti credevano. Rimasta invariata anche la zona manager, nonché riconfermata al massimo grado la fiducia nello stesso Massimo Doris, che gode della più totale autonomia.
Inoltre c’è da sottolineare che con la scomparsa di Silvio Berlusconi sono sparite nel nulla quelle incognite legali che, dal 2017, gravavano sul 20% di diritti di voto, dopo la condanna che aveva subito il Cavaliere per frode fiscale. Tutto questo decade, dal momento che le quote passeranno direttamente ai suoi adorati figli.