Se ricevi questo ‘invito’ da parte dell’Agenzia delle Entrate non è un buon segno: puoi difenderti solo così
L’Agenzia delle Entrate ha avviato una nuova fase di controlli e segnalazioni: ecco tutte le operazioni a rischio a cui bisogna prestare attenzione.
Le attività di controllo riguarderanno anche POS e carte di credito che presentano movimenti sospetti rispetto ai crediti dichiarati dai titolari, ma non è tutto: sono segnalate anche discrepanze in merito anche a imposta trimestrale, tardività o omissioni della presentazione dichiarazione iva annuale e differenze tra quanto indicato nelle liquidazioni periodiche (le LIPE) ei versamenti mensili/trimestrali non corretti.
Ad essere inviate saranno delle lettere di compliance da parte dell’Agenzia delle Entrate che sono un invito a chiarire la propria posizione contributiva rivolto a imprese, liberi professionisti e cittadini in generale.
Per evitare eventuali controversie bisognerebbe procedere con l’adempimento spontaneo correggendo eventuali errori od omissioni secondo le linee tracciate dall’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE).
Cosa deve fare chi riceve una comunicazione da parte dell’Agenzia? Ci sono diverse modalità in base alle quali procedere per evitare ripercussioni del Fisco.
Lettera da parte dell’Agenzia delle Entrate: come difendersi alla sezione apposita
Chi riceve una comunicazione da parte dell’Agenzia delle Entrate può rivolgersi ad una Sezione di Assistenza Multicanale (SAM), attraverso i numeri disponibili, alla Direzione Provinciale di competenza o ad uno degli uffici territoriali dell’Agenzia delle Entrate.
Si può trasmettere la documentazione che giustifica l’anomalia segnalata direttamente attraverso l’applicativo CIVIS in formato elettronico, presentandola alla Direzione Provinciale o rivolgendosi ad un intermediario abilitato ai Servizi telematici di trasmissione della dichiarazione.
Dichiarazione integrativa per correggere la dichiarazione dei redditi: gli errori da segnalare e rettificare
Gli errori commessi in fase di dichiarazione dei redditi possono essere sistemati presentando una dichiarazione integrativa, attraverso il versamento delle maggiori imposte dovute e degli interessi, oppure attraverso il versamento, in misura ridotta, delle sanzioni specifiche delle violazioni oggetto di comunicazione e in essa contenute. La dichiarazione integrativa deve essere presentata esclusivamente per via telematica.
Cosa deve contenere la dichiarazione integrativa? I redditi o gli imponibili non dichiarati, che sono stati segnalati nella lettera di compliance ricevuta da parte dell’Agenzia delle Entrate, oltre a tutti gli altri dati che erano già serviti per compilare la dichiarazione originaria che non richiedono modifiche. Per evitare di commettere errori è meglio consultare le istruzioni per la compilazione dello modello dichiarativo per l’anno di imposta nel quale sarebbero state commesse le violazioni. Le istruzioni sono disponibili sul sito dell’Agenzia delle Entrate nella pagina dedicata ai “Modelli di dichiarazione”.