Nonostante le riforme fiscali e la fine della guerra i prezzi dei prodotti alimentari non sembrano voler diminuire, tanto da allarmare nuovamente le associazioni per i consumatori.
Secondo le stime l’inflazione potrebbe facilmente raggiungere il +3% entro la fine del 2025, causando disagi continui alle famiglie che ancora stanno facendo molte rinunce per arrivare a fine mese senza terminare lo stipendio mensile.
Lo scenario in vista non è assolutamente dei migliori, tanto che i carrelli di spesa alimentare arriveranno a pesare sulle spalle dei contribuenti fino a 2540 euro in più ogni anno. Per limitare i danni le persone possono solo affidarsi ad alcuni piccoli trucchi. La prima cosa da fare per risparmiare è stilare una lista della spesa così da evitare acquisti dovuti dall’impulsività.
Programmando i pasti si potrà essere certi di avere sempre piatti genuini, vari e che non causano sprechi. Prima di acquistare la propria spesa inoltre è importante valutare il prezzo dei prodotti in promozione e confrontarli tra loro, considerando anche i prodotti meno cari a marchi locali. Le promozioni infatti possono essere spesso occasioni da non perdere o dei semplici specchietti per le allodole.
Molti negozi poi offrono ai clienti sconti ed offerte particolari, come ad esempio il 10% sul prezzo complessivo del carrello, gli sconti in base all’età o che cambiano a seconda della scadenza dei prodotti.
Acquistando prodotti in scadenza si può avere l’occasione di risparmiare fino al 30%, per evitare gli sprechi infatti sempre più supermercati mettono a disposizione i prodotti esposti da più tempo, che hanno quindi perso freschezza e che andrebbero altrimenti buttati.
Per evitare di cadere nella trappola della shrinkflation, un fenomeno sempre più comune negli scaffali dei supermercati, è anche essenziale controllare sempre tutti i prezzi relativi alle misure standard, come il prezzo al chilo o al litro, riuscendo così ad avere un valore di confronto oggettivo per tutti gli altri prodotti.
Modificare leggermente la propria dieta può portare vantaggi molto rilevanti dal punto di vista economico, infatti uno stile alimentare vegetariano o vegano può far risparmiare fino al 20%. Se invece non si vuole rinunciare al gusto della carne o del pesce ci si può sempre rivolgere ai produttori, evitando il sovrapprezzo degli intermediari, del trasporto e del confezionamento, ottenendo sempre carne e pesce di qualità.
Infine, per ottenere davvero il massimo dalla spesa è possibile acquistare in grandi quantità i prodotti più utilizzati, in questo modo pur avendo una spesa maggiore nell’immediato, si potrà beneficiare del risparmio sul lungo termine.