Se lo stipendio ti arriva direttamente sul conto c’è una pessima notizia per te: stai perdendo molto

L’accredito sul conto corrente – finanzarapisarda.com

La domanda è legittima: quanto conviene farsi accreditare e tenere lo stipendio o la pensione su un conto corrente?

C’era un tempo, neanche troppi anni fa, nel quale si poteva tranquillamente riscuotere il proprio stipendio in contanti. Al limite, il datore di lavoro ci faceva un assegno, che prontamente cambiavamo in banca.

Oggi sostanzialmente non è più così. Anche a causa delle sempre più stringenti normative antiriciclaggio, la tracciabilità dei pagamenti praticamente impone l’accredito di stipendi e pensioni sui conti correnti. Una buona notizia, sembrerebbe, soprattutto per la praticità di avere disponibili i propri guadagni direttamente sul nostro conto bancario, senza dover compiere alcun passaggio farraginoso come un tempo.

In pratica, si velocizza anche il tempo di pagamento, poiché se oggi il datore di lavoro o l’INPS ci effettua un bonifico, i nostri soldi saranno sul conto già domani, o al limite il giorno successivo.

Non così è, ad esempio, se il pagamento dello stipendio fosse effettuato tramite assegno: le banche infatti si prendono, per l’accredito, dai tre ai cinque giorni lavorativi. Quindi, tutto sommato, l’accredito dello stipendio o della pensione sul conto corrente parrebbe presentare numerosi vantaggi. Ma, come si dice, non è tutto oro ciò che luccica.

Quanto costa tenere i soldi in banca?

Un anno fa è uscita una articolata ricerca di Altroconsumo, nota associazione di consumatori, relativa proprio ai costi dei conti correnti. L’indagine ha previsto il confronto degli ICC (Indicatori di Costo Complessivo) di 19 istituti di credito, sia tradizionali sia online.

L’analisi dei dati ha evidenziato che – in un anno – il costo del conto bancario è aumentato mediamente del 2%, con una maggior penalizzazione soprattutto per i pensionati (+5%) e le famiglie (+4%). Ciò è soprattutto dovuto al fatto che i pensionati sono ancora abituati a conti tradizionali, non online, i quali di fatto costano ben il 36% in più di quelli su internet.

L’accredito sul conto corrente – finanzarapisarda.com

Conti correnti: ridurre le perdite

Come poter ridurre le perdite sul nostro conto corrente? Esistono dei conti totalmente a costo zero? Diciamo subito che, a quanto emerge dalla ricerca di Altroconsumo, conti correnti totalmente gratuiti non ce ne sono.

E’ però possibile trovare offerte bancarie dai costi limitati, soprattutto rivolgendosi a quegli istituti che non hanno sportelli fisici. In tal caso, sfruttando la “portabilità del conto corrente e dei conti di pagamento“, si può cambiare istituto entro dodici giorni lavorativi. Se la banca cedente non dovesse rispettare tali tempi, sarebbe per legge costretta a liquidare un indennizzo al correntista.