Spesa, se prendi il carrello sbagliato spendi di più: lo dicono gli scenziati | Il motivo è sorprendente
Le strategie di marketing dei supermercati riguardano anche il carrello: ecco come fare per spendere di meno durante la spesa.
Tutti i supermercati applicano diverse strategie per indurre i consumatori a spendere di più acquistando prodotti di cui non si ha realmente bisogno: tra le tecniche utilizzate c’è quella del carrello.
Le vendite dei negozi sono soggette ad analisi da parte della scienza del marketing: in particolare il comportamento dei clienti è studiato per adattare le strategie in funzione del risultato.
Vengono analizzati i movimenti tra gli scaffali per comprendere quali sono le sistemazioni e i prodotti che attirano maggiormente l’attenzione in modo da replicarli per aumentare la probabilità di vendita.
Sugli scaffali, infatti, i prodotti sono posizionati in modo da essere più attraenti per i clienti. Stesso discorso per la posizione delle corsie e per la scelta del modo in cui vengono segnalate le offerte.
Le dimensioni del carrello influenzano gli acquisti: come spendere meno
Anche la scelta del carrello è terreno di strategia di marketing. Pensiamo ai tanti tipi di carrello che sono a disposizione in un supermercato prima di entrare a fare la spesa. Ce ne sono di piccoli e di grandi, a seconda del bisogno. Il carrello di dimensioni maggiori spesso spinge a comprare di più come se fossimo inconsciamente spinti a riempire tutto lo spazio a disposizione con prodotti di cui non abbiamo realmente bisogno.
Bisogna prestare attenzione anche alla maniglia del carrello. Solitamente si trova un maniglione orizzontale unico, ma esistono anche carrelli con sue maniglie laterali parallele tra loro. Poi ci sono i carrelli a traino, noti anche come carrellini: sono proprio questi a spingerci a spendere di più poiché per muoverci con questi carrelli attiviamo i bicipiti, chiamati anche muscoli dello shopping. Questi muscoli servono ad avvicinare gli oggetti che ci piacciono. Per spingere il carrello con maniglione unico, invece, si attivano i tricipiti, usati solitamente per allontanare qualcosa da sé: sono i muscoli del rifiuto che ci impediscono di lasciarci andare allo shopping compulsivo.
Il carrello del futuro: autonomo e automatico
Negli Usa, intanto, è stato brevettato il carrello del futuro: non ha bisogno di essere spinto perché avanza in modo del tutto automatico. Il meccanismo di funzionamento lo rende simile ad un robot lavapavimenti. In particolare il carrello è munito di un dispositivo elettronico connesso ad internet: il cliente potrà collegarsi tramite app.
Basterà poi caricare sul proprio smartphone la lista della spesa e il carrello si sposterà automaticamente tra gli scaffali muovendosi in modo totalmente autonomo. Anche questa potrebbe rivelarsi una strategia di marketing poiché il percorso del carrello potrebbe essere stato studiato per condurre il cliente verso prodotti in offerta o in reparti che altrimenti non avrebbe visitato con l’opportunità di buttare l’occhio su altri possibili acquisti.