Processo tributario telematico, le nuove regole hanno stravolto tutto: c’è qualcosa che devi sapere al riguardo
Nuove regole per il processo tributario telematico: ecco cosa cambia e i vantaggi per chi è coinvolto in contenziosi fiscali.
A partire dal 1° luglio 2019 in tutti i casi in cui un cittadino intende opporsi a un provvedimento tributario che ritiene illegittimo o non corretto diventa obbligatorio procedere al Processo Tributario Telematico, che prevede la trasmissione telematica di ricorsi, notifiche e deposito degli atti.
Per poter usufruire di questo servizio, disponibile sul sito della Giustizia Tributaria all’indirizzo www.giustiziatributaria.gov.it, bisogna disporre di un indirizzo di posta elettronica certificata e di una firma digitale CADES con formato .p7m.
Per avviare il Processo Tributario Telematico bisogna registrarsi al portale SIGIT (Sistema Informativo della Giustizia Tributaria) e abilitarsi così alla trasmissione degli atti e all’accesso al Telecontenzioso per la consultazione del fascicolo informatico.
Attraverso questo Sistema Informativo è possibile depositare il ricorso notificato, la procura alle liti, le ricevute pec, gli allegati e il Contributo Unificato. Si procede poi con i controlli e, nel caso di riscontro positivo, il ricorso viene iscritto a ruolo ed è assegnato un numero identificativo.
Processo tributario telematico: le nuove regole sulla firma digitale e i formati
Dal 15 maggio ci sono grandi novità per il processo tributario telematico, presentate sul portale della giustizia tributaria. L’adeguamento riguarda le firme sugli allegati che non devono essere più apposte obbligatoriamente in modo digitale. Cambiano anche i formati ammessi per gli stessi allegati. In particolare, a partire dalla metà del mese di maggio 2023 è prevista l’eliminazione dell’obbligo della firma digitale sugli allegati al momento del deposito, ma è anche prevista l’introduzione di un sistema bloccante preposto al controllo dell’integrità, delle dimensioni e dei formati di tutti i file che agirà nella fase del caricamento. Nel caso di errore è previsto l’invio della comunicazione relativa alla mancata acquisizione dei file caricati.
Le nuove regole riguardano anche la trasmissione di atti processuali con sottoscrizioni digitali plurime: questa modalità sarà considerata conforme solo se almeno una delle sottoscrizioni digitali risulti in corso di validità. Per quanto riguarda i formati, saranno accettati quelli nel formato EML (Electronic mail). Oltre alla firma CADES è prevista anche la validità della firma PADES.
Processo tributario telematico: dal 15 maggio la procedura diventa più veloce e facile
Il portale di Giustizia tributaria specifica anche che con il sistema del Processo tributario telematico è possibile depositare esclusivamente allegati anche non firmati digitalmente, allegando una nota di deposito documenti che viene generata automaticamente.
Tutte queste novità hanno l’obiettivo di snellire le procedure operative e burocratiche legate al processo tributario telematico riducendo notevolmente i tempi e le possibilità di presentazione dei ricorsi da parte dei contribuenti.