Partita Iva, se pensi di aprirla fai attenzione: stai per ricevere una brutta e sgradita sorpresa
Partita Iva, hai in mente di aprirne una per diventare un libero professionista? Prima di compiere il gran passo pensaci molto bene. Potresti difatti ricevere una brutta sorpresa.
In questo momento più che mai sono moltissime le persone di ogni età, che stanno pensando al classico Piano B. Anche moltissimi vip, sia italiani che stranieri, lo stanno facendo e/o lo hanno già fatto in passato. Basti pensare, restando in Italia, alla bellissima Alessia Marcuzzi che, oltre ad essere una brava conduttrice, è anche diventata una valente imprenditrice nel settore degli accessori e del beauty.
Anche Gerry Scotti, che oltre ad essere presentissimo sul Piccolo Schermo, è divento un imprenditore vinicolo. E che dire dell’affascinante Claudio Amendola che ha aperto svariati ristoranti siti non solo nella sua Roma? Potremmo andare avanti anche all’infinito ad elencare personaggi del mondo dello spettacolo che hanno agito in tale direzione ottenendo pure ottimi consensi.
Tra l’altro gli esperti consigliano vivamente, qualora possibile, di riuscire a far diventare un hobby in cui siamo particolarmente abili, in un secondo lavoro, al fine di portare a casa qualche soldino in più, che in questo momento non guasta. Le spese sono tante, elevate e e dure da affrontare, ergo dei guadagni in più non dispiacerebbero affatto.
Alcuni dunque decidono di farlo, soprattutto se vinti dall’entusiasmo e dalla voglia di fare, diventando liberi professionisti, quindi capi di sé stessi. Tuttavia molti non sanno che cosa significhi. In primis significa avere tantissima responsabilità in più rispetto a quando si è dipendenti e dover compiere un lavoro in aggiunta al proprio, ovvero quello di doversi procacciare da soli il lavoro stesso.
Una decisione da prendere con cautela
Oltre a ciò bisogna occuparsi direttamente o tramite persone competenti come validi commercialisti della parte amministrativa e fiscale e anche questo comporta delle spese non indifferenti. Tuttavia se aprire di per sé un Partita Iva non ha costi lo hanno le pratiche utili per farlo. In ogni caos ciò che costa è poi mantenerla nel corso del tempo.
Al di là di ciò, se stiamo pensando proprio ora di aprirla, non facciamo colpi di testa e valutiamo i pro e i contro della situazione anche con l’ausilio di professionisti competenti. I salti nel vuoto non sono da effettuare soprattutto ora che le crisi si fa sempre più forte. Tanto più che in questo periodo più che mai per chi decide di aprire per la prima volta la Partita Iva sono effettuati controlli a spron battuto dall’Agenzia Delle Entrate, nonché da altri organi competenti.
Attenzione ai controlli a tappeto
Tutto ciò è stato messo in atto sotto richiesta anche del Governo che chiede più chiarezza a livello fiscale. Tanto più che nell’ultimo periodo fin troppi furbetti hanno cercato di farla franca, camuffando i dati di alcuni loro documenti, come l’ISEE, per riuscire a ottenere il Reddito di Cittadinanza e altri Bonus e Superbonus.
La parola d’ordine è ora dunque più che mai verificare. In questo caso l’attenzione è rivolta a quelle persone che richiedono di aprire una Partita Iva, per verificare se i loro conti, così come la loro situazione fiscale, siano in ordine. Tuttavia è doveroso sottolinearlo, anche quando poi si sarà aperta, potranno essere avviati ulteriori accertamenti. Ergo, cerchiamo di rigare sempre dritto.