Locazioni brevi, se dimentichi queste comunicazioni l’Agenzia delle Entrate non te la farà passare liscia: fai attenzione
Locazione breve per finalità turistica? Non dimenticare mai questa comunicazione importante o potresti incappare in gravi conseguenze.
Il termine “locazione breve” sta ad indicare un contratto di locazione di durata inferiore a 30 giorni per i quali non c’è obbligo di registrazione presso l’Agenzia delle Entrate: a stipularli sono persone fisiche che non esercitano questa attività a titolo d’impresa.
Il proprietario o gestore dell’immobile dovrà trattenere dal canone ricevuto, però, l’imposta di soggiorno da versare per ogni singola persona in base al numero di pernottamenti effettuati: questo genere di imposta è regolata dall’art. 4 del D. Lgs. numero 23 del 14 marzo 2011.
La dichiarazione dell’imposta di soggiorno, che va versata presso il Comune di ubicazione dell’immobile, deve essere comunicata all’Agenzia delle entrate entro il 30 Giugno dell’anno successivo alla stipulazione dei contratti di locazione.
Ad ogni Comune spetta deliberare, attraverso un Regolamento comunale specifico, l’importo dell’imposta di soggiorno per singolo pernottamento, i soggetti obbligati al versamento e quali sono i casi in cui l’imposta non sia prevista.
Imposta di soggiorno: i soggetti esenti e le modalità di dichiarazione
Generalmente i soggetti che sono esentati dal pagamento dell’imposta di soggiorno sono i minori dai 10 ai 16 anni, talvolta anche chi ha compiuto il 18esimo anno di età, i malati o disabili e chi li assiste nel pernottamento, gli autisti e accompagnatori turistici, le forze armate e i residenti del comune. Il decreto legislativo che determina l’imposta di soggiorno sancisce anche dei vincoli sul prezzo che i singoli Comuni possono attuare per riscuoterla. La tassa di soggiorno va applicata «secondo criteri di gradualità in proporzione al prezzo sino a 5 euro per notte di soggiorno» con la sola eccezione del Comune di Roma, in cui la tassa di soggiorno può arrivare a 7 euro.
Per comunicare le imposte di soggiorno riscosse nell’anno 2022 bisogna effettuare dichiarazione mediante modalità telematica utilizzando il sistema dell’Agenzia delle Entrate entro il 30 giugno 2023. Da “Servizi” bisogna selezionare la voce “dichiarazioni” e scegliere, infine, “dichiarazione telematica per l’imposta di soggiorno”, registrando l’ammontare rotale di versamenti effettuati al Comune. Si dovranno anche indicare i dati anagrafici del gestore della struttura, i dati della struttura o immobile dato in locazione, il valore dell’imposta di soggiorno per pernottamento e numeri dei soggetti che hanno pernottato nella struttura o immobile.
Imposte di soggiorno: le sanzioni amministrative previste per l’omissione
L’Agenzia delle Entrate può sempre emettere ulteriori disposizioni o aggiornamenti su tutte le procedure relative all’imposta di soggiorno e bisogna sempre conservare i documenti e le ricevute relativi alla locazione breve e ai pagamenti effettuati, perché potrebbero essere oggetto di controllo.
Cosa succede nel caso di omessa o infedele dichiarazione? In questa circostanza si è puniti con la sanzione amministrativa pecuniaria che va dal 100 al 200 per cento dell’importo dovuto a titolo di imposta di soggiorno, mentre per l’omesso, o parziale versamento dell’imposta di soggiorno si applica una sanzione amministrativa del 30% dell’imposta dovuta.