Pensione, un argomento decisamente chiacchierato e importante. Occhio perché c’è una condizione fondamentale. Se non hai fatto una cosa in particolare non potrai andarci.
Dopo tanti anni di duro lavoro si sogna di poter riposare e di potersi giovare della propria pensione. Chiaramente prima di poter cantare vittoria bisogna sempre chiedere maggiori informazioni al riguardo all’INPS. Oltre a ciò bisogna avere tutto in regola a livello fiscale. Compiuti i 67 anni di età si può cominciare a percepire la cosiddetta pensione di vecchiaia.
Una definizione che ha fatto storcere il naso ai più, dal momento che la terza età non vuole più essere considerata “vecchia”. Inoltre molti pensionati sembrano rianimati da nuova energia, che rivolgono non solo ai loro cari ma pure in tante attività ludico ricreative, oltre che ai viaggi e al volontariato.
Tantissimi decidono di spostarsi in altre città o paesi per vivere e affrontare così nuove sfide. C’è anche chi inizia nuove storie e convivenze. Non mancano nemmeno i matrimoni. Tuttavia sappiate che al di là dei 67 anni di età computi per ottenere le pensione già nominata di vecchiaia servirebbero pure altri requisiti.
Sottolineiamo difatti che suddetta pensione si prende non solo quando il suddetto interessato ha compiuto questa età ma che ha pure completato i 20 anni di contribuzione minima. Ciò vale sia per gli uomini che per le donne. Inoltre chiariamo il fatto che per contributi versati intendiamo tutti quelli accreditati nell’estratto conto del lavoratore in oggetto.
In ogni caso se parliamo delle pensioni più facili in assoluto da percepire, ovviamente la prima che dobbiamo nominare per dovere di cronaca è la prima di cui abbiamo parlato a spron battuto, ovvero quella di vecchiaia. Dette le condizioni base per ottenerla vi dobbiamo svelare che per chi svolge lavori usuranti e gravosi, esiste uno sconto pari a 5 mesi sull’età pensionabile.
Pertanto per tutti costoro l’età di uscita si è fermata a 66 anni e 7 mesi. Tuttavia, e qui fate davvero molta attenzione. servono in questo caso non 20 anni di contributi versati, ma ben 30. Inoltre per un lavoratore che non ha contributi versati prima del 1 gennaio 1996, la pensione di vecchiaia potrà essere ottenuta solo con 67 anni di età e 20 anni di regolari contributi.
Tuttavia l’assegno in oggetto dovrà esser pari o di cifra superiore a 1,5 volte il cosiddetto Assegno Sociale. In poche parole, parlando di cifre, dovrà esser pari ad almeno 750 euro mensili. Se così non fosse la pensione slitta, senza se e senza ma, a 71 anni. In questo caso non si può parlare di pensione di vecchiaia ma, piuttosto, di anticipata contributiva.
Tuttavia chi è senza contributi prima del 1 gennaio 1996, c’è comunque la ghiotta possibilità di andare in pensione e a 64 anni. Sì, basta avere 20 anni di contributi versati e una pensione pari o superiore a 2,8 volte il già nominato Assegno Sociale. Parliamo dunque di un importo pari almeno a 1.408 € a cadenza mensile.