Sei insoddisfatto della tua banca e vuoi cambiarla? Ecco come fare per non pagare costi aggiuntivi e per scegliere una soluzione più conveniente.
Cresce l’insoddisfazione dei clienti verso le proprie banche che hanno aumentato i costi dei servizi senza che questo rialzo corrisponda ad un rendimento effettivo sulla scelta di affidare i propri risparmi a determinati istituti bancari.
Nei fatti a beneficiare della situazione sono soprattutto le banche, che hanno alzato i tassi sui prestiti concessi, conservando invece allo stesso livello di sempre quelli corrisposti ai depositanti. Ai clienti che affidano i propri risparmi alle banche da tempo non vengono proposte riduzioni del canone.
Sono, invece, i nuovi clienti ad ottenere le condizioni migliori e i clienti storici reagiscono minacciando di cambiare banca: ma è possibile farlo e, soprattutto, quali sono le conseguenze da un punto di vista legale ed economico?
Bisogna ricordare che la portabilità è gratuita per legge: quando si decide di cambiare bianca bisogna rivolgersi al nuovo istituto prescelto e comunicare la decisione del cambiamento. La vecchia banca avrà dodici giorni di tempo per chiudere il conto.
Nel caso in cui il rapporto con il vecchio istituto non comprenda solo il conto corrente, ma anche il conto titoli, ci sono delle pratiche da sbrigare e la situazione si complica. In questo i vincoli temporali sono da controllare in base al contratto: la banca potrebbe non riuscire a chiudere il conto in tempo per impedimenti che non dipendono dalla propria volontà. Per il trasferimento di titoli quotati ci vogliono pochi giorni, mentre si allungano le tempistiche per i fondi d’investimento.
Le polizze d’investimento non si possono trasferire, quindi è meglio liquidarle prima del cambio banca per non restare bloccati. Il trasferimento di titoli da una banca all’altra non comporta oneri e spese per il consumatore. Il trasferimento completo del dossier titoli non comporta, poi, alcuna tassazione, perché nel trasferimento vengono inclusi anche i prezzi di carico fiscali effettivi.
Nel caso in cui siano state maturate minusvalenze negli anni, per legge queste devono essere compensate entro quattro anni. L’investitore che si trova un cassetto fiscale con un dossier titoli e minusvalenze accumulate può trasferirle nella posizione presso la nuova banca, chiudendo completamente il precedente dossier titoli.
Una volta compiuta questa operazione la vecchia banca è chiamata a rilasciare la certificazione delle minusvalenze pregresse. Il documento dovrà essere consegnato in originale alla nuova banca ricevente. Dal momento della consegna del documento ci vorrà circa un mese per il trasferimento delle minusvalenze.