Scopri quali categorie potranno avere un grosso risparmio sulle imposte
Tutti i privati cittadini, in modalità diverse, sono soggetti alla tassazione. Le tasse altro non sono che il pagamento di un compenso alla pubblica amministrazione in cambio di servizi. Tutto ciò di cui usufruiamo, dalla sanità ai trasporti, dalla burocrazia alle infrastrutture cittadine è sottoposto al pagamento di imposte, con le quali la PA copre le spese di tali servizi.
Non tutte le categorie di persone pagano lo stesso quantitativo di tributi. Negli anni si sono succedute svariate legislazioni che hanno moderato o inasprito la tassazione sui privati e sulle imprese in base all’esigenza storica del momento.
L’Italia è uno dei Paesi europei maggiormente sottoposto a una corposa tassazione, in quanto ha la necessità di coprire ingenti spese, comprese le pensioni, il sostegno a talune categorie fragili e il mantenimento della nazione all’interno dei parametri dell’Unione Europea.
Ma non è sempre semplice intuire quale sia il gettito fiscale cui si è sottoposti. Alcune categorie godono però di sgravi fiscali e agevolazioni. Ma le recenti iniziative governative hanno apportato ulteriori interessanti novità.
L’art. 24 bis del Tuir disciplina un regime fiscale agevolato per una specifica categoria di persone. Infatti la normativa prevede un’applicazione forfettaria delle imposte per chi ne fa parte, mettendo così in pratica uno specifico piano economico-politico. L’obiettivo ultimo è, come dichiarato dai legislatori, quello di attrarre una fetta di popolazione che potrebbe risollevare non di poco le sorti della finanza italiana. Naturalmente per godere dei vantaggi molteplici del regime in questione, bisognerà soddisfare ben precisi requisiti. Saranno i neo residenti in Italia a godere dello sgravio, trovandosi pertanto a pagare molte meno tasse. Gli interessati dovranno:
Chi rientra in queste categorie potrà pagare tributi calmierati usufruendo dell’art. 24 bis e applicando per un tempo massimo di 15 anni un’imposta sostitutiva di 100.000,00 euro su quelli che sono i redditi maturati all’estero. Lo scopo è agevolare il rientro in Italia di soggetti con alto rendimento finanziario, i quali potranno riportare con sé il loro portafoglio di investimenti esteri e rimpinguare le casse statali, seppur risparmiando.
Sarà così possibile richiamare in patria molti dei cervelli emigrati per motivi di lavoro e soprattutto soggetti ricchi che rinnovino la business area nazionale.
Se vivi all’estero e stai pensando di ritrasferirti in Italia, potrai farlo e godere delle esenzioni a te dedicate. Il vincolo è quello di riportare la residenza nella nazione italiana, per cui il Ministero degli Esteri si sta dedicando con attenzione alle domande di rimpatrio, visti di ingresso e permessi di soggiorno.
Ti basterà presentare la dichiarazione dei redditi inerente l’anno in cui hai trasferito la residenza e compilare adeguatamente il Quadro NR, dedicato ai neo domiciliati.