L’Agenzia delle Entrate sta facendo multe a non finire a queste categorie: corri subito ai ripari se ci rientri
L’Agenzia delle Entrate è inarrestabile: ecco a cosa fare attenzione per evitare di ricevere multe salatissime dettate da nuovi provvedimenti.
L’Agenzia delle Entrate ha applicato la regola della “tolleranza zero” in merito alle azioni di alcuni contribuenti: le procedure messe in atto comprendono controlli automatizzati, visite a domicilio e chiusure imposte delle attività.
A partire dal 16 maggio 2023 è partita quella che si può definire come una vera e propria crociata contro alcuni italiani che rischiano molto e non sanno di essere i prossimi destinatari di multe salatissime.
La rete di accertamenti dell’Agenzia delle Entrate si è messa in moto utilizzando nuovi strumenti e applicando il regime duro nei confronti dei titolari di partita IVA.
L’ultimo provvedimento che riguarda il Fisco pone al centro dei controlli le partite IVA: questi soggetti subiranno nuovi controlli, verifiche molto approfondite.
Al via i controlli dell’Agenzia delle Entrate: partite IVA in allerta
Le indagini dell’Agenzia delle Entrate sono mirate a scoprire eventuali casi di evasione fiscale, come previsto dall’ultima manovra finanziaria del Governo Meloni. I controlli attuati saranno molto più rigidi e volti a verificare l’effettivo svolgimento delle attività delle diverse partite IVA.
Sono previste multe di circa 3.000 euro per questi lavoratori autonomi con chiusura immediata della Partita IVA nel caso di irregolarità certificate, cioè nei casi in cui la partita IVA non sia attiva o sia solo fittizia. Sono molti i casi in cui la partita IVA compare solo a livello nominativo ma non viene realmente utilizzata.
Verifiche automatizzate sui lavoratori autonomi: ecco cosa si rischia a livello fiscale
I controlli sulle partite IVA sono all’ordine del giorno: a sottolineare questa circostanza è il DPR n° 633 del 1972, all’articolo n°35. Secondo questa normativa sono presenti controlli automatizzati da parte dell’Agenzia delle Entrate che si avviano in qualsiasi momento atti a rilevare elementi di rischio legati all’attività professionale. Gli agenti del Fisco sono autorizzati ad accedere direttamente al posto di lavoro per effettuare i controlli che ritengono necessari potendo verificare anche i documenti presenti.
Nel caso in cui si riscontrino delle irregolarità si può procedere con la chiusura automatica e d’ufficio della partita IVA come è già successo a molti italiani. La Legge di Bilancio prevede anche ulteriori provvedimenti: la sanzione di 3000 euro può essere comminata in concomitanza con il provvedimento di chiusura della Partita IVA. I lavoratori autonomi si vedono così pesantemente multati e rischiano di vedere chiusa la loro partita IVA da un momento all’altro.