Stop al mutuo, costa troppo: i rimedi per dire basta alle rate troppo alte | Sono gli unici legali
Rate del mutuo troppo pesanti? Ecco come sospendere i pagamenti relativi all’acquisto della casa senza ripercussioni legali.
Ci sono momenti nella vita in cui diventa difficile affrontare determinate spese, come quelle relative al mutuo: le situazioni economiche familiari possono complicarsi improvvisamente con effetti gravi sul budget a disposizione.
Capita spesso che il mutuo arrivi ad una cifra insolitamente alta, a causa del tasso di interesse e di una diversa modalità di calcolo: in questo caso bisogna effettuare dei giusti controlli per evitare incongruenze tutelate dalla legge.
Esistono casi in cui è possibile smettere di pagare il mutuo o almeno una sua parte in modo del tutto legale, soprattutto quando ci si trova in una situazione di difficoltà e si è impossibilitati a sostenere il peso delle rate.
Non tutti sanno che esiste un Fondo statale che interviene in caso di eventi improvvisi e grazie al quale è possibile attivare la sospensione del mutuo fino ad un massimo di 18 rate sull’acquisto della prima casa e in caso di mutuo acceso da almeno 1 anno.
Come richiedere la sospensione del mutuo: i requisiti da soddisfare
Si può richiedere la sospensione al proprio istituto di credito compilando e allegando il relativo modulo che si trova sul sito Consap accompagnato dai seguenti documenti: carta di identità del mutuatario e attestazione Isee (non superiore ai 30.000 euro). Ci sono dei requisiti da soddisfare per poter ottenere la sospensione del mutuo: in particolare bisogna dimostrare di trovarsi in una situazione di sopraggiunta impossibilità nel fronteggiare il pagamento, come nel caso di un licenziamento, della morte di un intestatario, della perdita di autosufficienza, dell’invalidità almeno all’80% o del riconoscimento di un handicap grave, della sospensione o della riduzione dell’orario di lavoro. Dopo aver concesso la sospensione, il Fondo statale concede un rimborso degli oneri finanziari per il 50% degli interessi relativi alle rate sospese. La parte che resta, insieme alla quota capitale, è ancora assegnata a carico del mutuatario che dovrà occuparsene una volta terminata la sospensione.
Nel caso in cui le condizioni di interesse del mutuo siano usurarie è possibile pagare solo la restituzione del capitale, senza interessi. Per capire se ci si trova in questa situazione bisogna controllare il tasso medio per le diverse operazioni di credito pubblicate su base trimestrale sulla Gazzetta Ufficiale. Si considera usura il tasso che supera del 50% quello indicato come medio.
Sovraindebitamento e contratto nullo: come bloccare il pagamento del mutuo
Tra le cause che portano alla sospensione del mutuo troviamo anche il sovraindebitamento, secondo una procedura prevista all’interno della cosiddetta legge Salvasuicidi. In base a questa normativa è possibile trasmettere apposita richiesta al giudice per ottenere una riduzione del costo totale e un piano di pagamento più favorevole oppure il “saldo e stralcio” per liberarsi dal pignoramento. Bisogna, però, dimostrare di non essere in grado di fronteggiare il pagamento in base a quanto posseduto e di non essere responsabile in modo attivo del sovraindebitamento.
C’è poi da considerare l’anatocismo bancario, situazione che si verifica quando gli interessi del mutuo vengono calcolati sul capitale sommato agli interessi scaduti. In questo caso si provoca un aumento esagerato dei costi sulla base di un calcolo errato, per il quale la legge prevede l’esonero dal pagamento degli interessi. Quando è possibile evitare di pagare l’intero ammontare del mutuo? Nel caso di lacune contrattuali fondamentali, come la mancanza della firma di uno degli intestatari o l’assenza di forma scritta, circostanze che rendono un contratto nullo.