730, i coniugi hanno un incredibile vantaggio: sposarsi può essere davvero una fortuna
Scopriamo come sia possibile ottimizzare i tempi e le modalità di rimborso fiscale grazie all’utilizzo del modello 730 congiunto.
Capita molto spesso, nei nuclei familiari di oggi, che si lavori in due. Magari succede che lui (o lei) ha un lavoro da dipendente, mentre il partner è costretto ad arrabattarsi con lavoretti precari e saltuari.
Al momento delle dichiarazioni fiscali, il partner dipendente utilizzerà – se non ha altri redditi particolari da dichiarare – il classico modello 730, che oggi è addirittura già precompilato e verificabile direttamente sul sito dell’Agenzia delle Entrate. Che dire invece del partner precario? Quale modello dovrà utilizzare per dichiarare i propri redditi?
La prima banale scelta è quella del modello Unico persone fisiche. Si tratta del modello utilizzato generalmente dai titolari di Partita IVA, ma anche da tutti coloro che in generale non hanno un datore di lavoro che agisca come sostituto d’imposta, e pertanto sono costretti a versare le imposte direttamente, tramite il noto modello F24.
A meno che – e a seconda di quanto si guadagna può capitare – costoro non risultino a credito con il fisco. L’esempio classico è quello in cui si collabora con ritenuta d’acconto: poiché se il reddito annuo occasionale è inferiore a 4.800 € la ritenuta non va versata, in fase di dichiarazione le ritenute divengono crediti d’imposta.
Ma come recuperare il credito con il fisco?
Presentando una dichiarazione personale, il partner precario che avesse maturato crediti può richiedere all’Agenzia delle Entrate un rimborso degli stessi direttamente sul proprio conto corrente. Il problema però sono i tempi di riscossione, che possono passare da qualche mese ad addirittura anni.
C’è però un’ulteriore possibilità per il partner precario: quella di dichiarare i propri redditi congiuntamente al coniuge. In tal caso – vedremo tra breve come – il datore di lavoro del partner dipendente agirà da sostituto d’imposta anche per il partner precario, semplificando moltissimo il rapporto con l’Agenzia delle Entrate.
I vantaggi del 730 congiunto
E’ questo il grande vantaggio per chi è sposato. I coniugi possono usufruire di un unico modello per presentare al fisco i propri redditi: il modello 730 congiunto. L’importante è che uno dei due partner sia un lavoratore dipendente, ossia sia tenuto a presentare il 730.
Va sottolineato inoltre che il modello 730 congiunto consente non solo di recuperare velocemente i crediti, ma anche di saldare più agevolmente i debiti col fisco. Non ci sarà bisogno di alcun modello F24 da utilizzare: crediti e debiti “familiari” saranno compensati assieme e conguagliati, come da prassi, nelle buste paga del partner dipendente.