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L’INAIL ti paga per non lavorare, ma solo in questo caso: se non dimostri di avere questo problema perdi l’occasione

stress e ansia lavoro INAIL- finanzarapisarda.com

Ci sono circostanze in cui il lavoro può causare danni risarciti con indennità di malattia dall’INAIL: ecco quali sono le circostanze in cui è possibile ottenerla.

La salute dei dipendenti sul lavoro non è soltanto una questione di sicurezza: da diverso tempo si è diffusa l’esigenza, prevista dall’articolo 2087 del codice civile, di proteggere la salute mentale dei propri dipendenti.

Il lavoro può diventare una quotidiana fonte di stress e di ansia, problemi causati dalle scadenze che si devono rispettare, dalle condizioni di pressione e competizione che spesso ci si trova a dover affrontare negli ambienti di ufficio e di lavoro in generale.

Diverse volte la Cassazione si è espressa a proposito delle difficoltà psicologiche che si incontrano nella quotidianità lavorativa: si è stabilito, ad esempio, che i comportamenti troppo “scherzosi” dei colleghi possono diventare lesivi della dignità altrui e sono punibili dal codice penale.

Non solo: la Cassazione ha deciso che se lo stress del lavoro produce un danno al lavoratore, il capo è tenuto a risarcire il dipendente provato psicologicamente dalle vessazioni che percepisce nell’ambito lavorativo ogni giorno.

Stress e ansia causate dal lavoro: la decisione della Cassazione

Una recente ordinanza della Corte di Cassazione, la numero 29611 del 2022, ha precisato che anche per lo stress sul lavoro l’INAIL potrebbe dover corrispondere l’indennità di malattia. In particolare i giudici hanno accolto la richiesta di un dipendente nei confronti dell’INAIL: l’uomo ha chiesto un indennizzo per danno biologico causato da stress. Secondo il lavoratore lo stress si è presentato come un disturbo dell’umore e dell’ansia, che si sarebbe poi trasformato in una vera e propria malattia professionale. Inizialmente il Tribunale non riconosceva questo danno come rientrante nella copertura assicurativa dell’INAIL.

In un secondo momento, però, la Cassazione ha ribaltato l’esito della sentenza dichiarando che l’assicurazione INAIL è tenuta a coprire le malattie da lavoro generate sia dal rischio proprio che da quello improprio. Il rischio proprio è quello che si intende direttamente collegato all’attività materiale del lavoro, mentre il rischio improprio non è direttamente legato ma è collegato all’attività lavorativa. Lo stress è considerato, dunque, malattia da lavoro generata da rischio improprio.

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Richiesta indennizzo per danno psicologico: le malattie risarcibili dall’INAIL

Il lavoratore che chiede un indennizzo è tenuto sempre a dimostrare che una certa malattia sia collegata al lavoro svolto: la malattia può non essere elencata nelle apposite tabelle ed essere comunque fonte di risarcimento, secondo il principio stabilito dall’articolo 10 comma 4 della legge 38 del 2000.

Attualmente sono indennizzabili dall’INPS tutte le malattie che possono essere dimostrate dal lavoratore come derivanti dal rischio proprio o improprio connesso al lavoro che svolge. Come abbiamo visto tra queste malattie rientrano anche quelle procurate da stress e ansia generate dal lavoro che possono essere provate e verificabili.