Lo Stato ti dà 500 euro se hai problemi di tiroide, ma fai attenzione: non sempre è possibile ottenerli
Problemi alla tiroide? Ecco il sostegno economico a cui possono accedere le persone che si trovano ad avere a che fare con una forme gravi di tiroidismo.
I problemi alla tiroide sono molto più diffusi di quanto immaginiamo: possono causare danni a tutto l’organismo e vanno affrontati con le giuste cure che possono costare anche molto. Raccogliendo i dati sulla percentuale di popolazione italiana che soffre di tiroidismo è evidente che oltre 5 milioni di italiani presentano qualche problematica alla ghiandola tiroide, come evidenziato dall’Osservatorio Nazionale per il Monitoraggio della Iodoprofilassi.
Molti di questi soggetti affetti da diverse forme di tiroidismo non sono pienamente consapevoli degli effetti e spesso non riconoscono i sintomi a meno che non si tratti di manifestazioni evidenti di malessere: è necessario che ci sia un lavoro di prevenzione più accurato.
Non tutti sanno, poi, che in Italia le disfunzioni della tiroide vengono riconosciuti come una vera e propria invalidità, riconosciuta con una forma di sussidio soprattutto per le forme più gravi di queste problematiche molto diffuse.
Il cosiddetto “bonus tiroide” si presenta come la conseguente applicazione dei sostegni previdenziali che sono garantiti dall’ordinamento giuridico italiano nei confronti delle malattie invalidanti, tra le quali rientrano anche le gravi disfunzioni delle tiroide.
Percentuale di invalidità e sussidio Inps: come si calcola il bonus tiroide
L’Inps riconosce quindi un’indennità vera e propria a chi si vede riconosciuta una percentuale d’invalidità compresa tra il 74% ed il 100%. Per i primi casi l’assegno mensile corrisponde a 291,95 €, nel secondo si arriva ad un corrispettivo di circa 523,82 € al mese. L’assegno viene erogato per tredici mensilità annuali. A fornire la percentuale di invalidità è l’Inps attraverso una procedura di riconoscimento effettuata da una specifica commissione medica.
Al di sotto del 74% di invalidità è possibile accedere ad altre forme di tutela, come i congedi straordinari per le cure e il diritto al collocamento mirato. Altri benefici a cui guardare sono quelli previsti dalla 104/92, che comprende l’esenzione dal pagamento dell’imposta di bollo e i diritti collegati al possesso di un’automobile da parte di un soggetto riconosciuto destinatario.
Limiti all’assegno di invalidità per la tiroide: qual è la soglia di reddito massima
Le percentuali di invalidità vengono assegnate anche a chi presenta forme gravi di problemi alla tiroide, come patologie di ipertiroidismo ed ipotiroidismo acuto, forme di gozzo, e presenza di carcinomi tiroidei. La tiroide cronica, invece, non costituisce una forma di invalidità sufficiente per l’assegno.
In particolare l’INPS riconosce fino a 550 € a chi soffre di tiroide grave come pensione di invalidità, ma bisogna considerare il limite della situazione reddituale: nel caso di invalidità al 100% la soglia del reddito annuale è fissata a 17.271,19 euro.