Flipping immobiliare, il metodo per guadagnare sulle case non è per tutti: se non hai questa caratteristica lascia perdere
Un numero crescente di investitori si sta dedicando al flipping immobiliare: in cosa consiste questo modello di investimento e a chi è consigliato.
L’investimento immobiliare resta un campo molto florido per gli italiani sia per la solidità rappresentata dagli immobili come “bene rifugio”, sia per la possibilità di cogliere opportunità situate in molte località turistiche.
Negli ultimi anni nel mondo dell’immobiliare si è sviluppata molto l’attività di flipping, una modalità di investimento che consiste nell’acquistare un immobile per poi rivenderlo nel più breve tempo possibile ottenendo un profitto.
Questa modalità di investimento si lega in particolare a mercati in cui il settore immobiliare è in crescita e nei quali si acquista principalmente per ristrutturare e poi rivendere l’immobile sistemato.
Come tutti gli investimenti che promettono di generare profitto anche il flipping immobiliare può diventare molto redditizio, ma è soggetto a numerosi rischi che vanno approfonditi.
Flipping immobiliare: cos’è e quali sono i requisiti per praticarlo
Affinché si possa parlare di flipping immobiliare l’immobile in questione deve essere acquistato e poi rivenduto rapidamente: il tempo che passa solitamente tra acquisto e vendita di un appartamento va dai due mesi a un anno. Il flipping immobiliare si svolge attraverso due modalità: si può acquistare un immobile che ha il potenziale per aumentare il suo valore attraverso ristrutturazioni, restauri o manutenzione, ed essere poi messo in vendita ad un prezzo più elevato, ma si può anche acquistare una proprietà in un mercato con valori immobiliari in aumento.
L’attività di flipping sugli immobili si configura come attività di impresa: si tratta di un’attività di tipo commerciale e, nel caso di ristrutturazione, assume anche le caratteristiche di attività imprenditoriale. Ciò significa che chiunque voglia entrare in questo mercato di investimento deve necessariamente farlo aprendo una partita IVA individuale o una società. Per il flipping immobiliare si consiglia una SRL, per la praticità di utilizzo ma anche per la possibilità di mettere insieme più investitori.
Sanzioni per il flipping immobiliare: chi rischia le contestazioni
Per un privato senza partita IVA è possibile fare flipping immobiliare? Questo tipo di investimenti da privato può essere molto pericoloso perché soggetto a contestazioni da parte dell’Amministrazione finanziaria. In particolare l’Agenzia delle Entrate potrebbe contestare il mancato esercizio in forma imprenditoriale dell’attività andando a sanzionare il soggetto che investe.
Chi compie investimenti di flipping immobiliare senza le giuste caratteristiche va incontro a sanzioni amministrative pecuniarie importanti con ripercussioni sulla propria stabilità economica. Decidere di lanciarsi in questo settore comporta la necessità di inquadrare, sin da subito, l’attività che si va a praticare con l’aiuto di esperti del settore e di un commercialista fidato.